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Tumore al polmone, all’ospedale Monaldi di Napoli screening precoce per i fumatori

Nel nosocomio partenopeo parte il progetto “Risp”: si tratta di uno screening precoce per grandi fumatori o ex fumatori tra i 55 e i 75 anni per rilevare il possibile insorgere di una patologia neoplasica ai polmoni.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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La diagnosi precoce, soprattutto per quanto riguarda le neoplasie, è fondamentale. Ecco che allora, all'ospedale Monaldi di Napoli – centro specializzato in Cardiologia e Pneumologia – entra nel vivo lo studio clinico sperimentale Progetto Risp, acronimo di Rete italiana di screening polmonare. Si tratta di un progetto di screening precoce, appunto, volto all'individuazione tempestiva di eventuali tumori ai polmoni.

Lo screening precoce coinvolge grandi fumatori o ex fumatori, di entrambi i sessi, in età compresa tra i 55 e i 75 anni, che saranno sottoposti a Tac a basso dosaggio. Per grandi fumatori si intende chi fuma almeno 20 sigarette al giorno da 30 anni o 40 sigarette al giorno da 15 anni; nella categoria degli ex fumatori rientrano i grandi fumatori che abbiano smesso da 15 anni o meno e che non abbiano avuto malattie neoplasiche negli ultimi 5 anni.

"Il tumore del polmone rappresenta la prima causa di morte al mondo per patologia neoplastica e il fumo di sigaretta è il principale fattore di rischio per il suo sviluppo. Oggi, la diagnosi avviene in stadi già avanzati in pazienti sintomatici, il progetto Risp, invece, si propone di individuare in fase precoce la malattia" ha spiegato il dottor Ciro Battiloro, responsabile scientifico del Progetto Risp per l'Azienda Ospedaliera dei Colli.

Anna Iervolino, direttore generale dell'Azienda Ospedaliera dei Colli, ha invece dichiarato: "L’Azienda Ospedaliera dei Colli ha aderito al protocollo con la convinzione che, nella cura delle neoplasie polmonari, un ruolo fondamentale lo giochi la prevenzione. Con la diagnosi precoce auspichiamo che si possa cambiare il decorso della malattia".

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