Truffe agli anziani in tutta Italia con tecnica del finto incidente: 15 arresti, base in Campania

Decine e decine di anziani indifesi truffati in tutta Italia da una organizzazione criminale che aveva base in Campania e che era dedita proprio al raggiro delle fasce più deboli della popolazione: 15 gli arresti messi a segno dai carabinieri tra le province di Napoli, Potenza e Terni, nell'ambito di una vasta operazione denominata "Gerione", che ha visto l'impiego di circa 80 militari dell'Arma del Comando Provinciale di Imperia e di quelli delle compagnie e delle stazioni territorialmente competenti. I 15 soggetti arrestati (10 in carcere e 5 sottoposti a obbligo di dimora), di età compresa tra 22 e i 58 anni, tutti campani e tutti già noti alle forze dell'ordine, sono ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata a perpetrare truffe in danno di persone anziane: gli illeciti sono stati commessi in tutta Italia, tra Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto; sono 42 gli episodi di truffa, messi a segno o tentati, che vengono contestati agli arrestati.
Le indagini, avviate nel novembre del 2018, hanno permesso ai carabinieri di scoprire la tecnica utilizzata dai malviventi, purtroppo collaudata nell'ambito delle truffe agli anziani. Gli arrestati, dopo aver contattato la vittima al telefono (la scelta ricadeva sulla persona emotivamente più fragile, scelta tra diversi "bersagli" sul territorio), si qualificavano come appartenenti alle forze dell'ordine o avvocati, facevano finta che un congiunto, privo della copertura assicurativa, fosse rimasto coinvolto in un incidente, e chiedevano una somma di denaro per riparare al finto danno provocato dal finto parente in questione. Dopo aver convinto la vittima, uno dei complici si presentava a casa dell'anziano di turno per riscuotere il denaro o, in alternativa, oggetti di valore. Nell'ambito delle operazioni, altre 5 persone sono state arrestate perché trovate in possesso complessivamente di 1,2 chili di monili ed oggetti preziosi che sono stati restituiti ai legittimi proprietari.