Tragedia della Funivia del Faito, recuperato carrello della cabina: al via le analisi per scoprire cause del crollo

Soltanto nella mattinata di oggi, lunedì 24 novembre, a distanza di sette mesi, è stato recuperato il carrello della cabina della Funivia del Faito che, il 17 aprile scorso, è precipitata nel vuoto, provocando la morte di 4 persone. Affinché si potesse recuperare il carrello, questa mattina è intervenuto un elicottero dei vigili del fuoco del Nucleo di Pontecagnano, che lo hanno affidato poi ai vigili del fuoco del Comando Provinciale di Napoli, che lo hanno trasportato via terra fino allo Spolettificio Militare di Torre Annunziata, dove il carrello verrà conservato e dove saranno condotte le analisi dei periti del Tribunale, determinanti per stabilire con precisione le cause che, quel tragico 17 aprile, hanno determinato il crollo della cabina della Funivia.
Nei prossimi giorni sarà recuperata anche la cabina
Come ha reso noto la Procura di Torre Annunziata – titolare delle indagini sulla tragedia – nei prossimi giorni saranno recuperati anche la cabina vera e propria e il traliccio, ovvero la parte che connette la cabina al carrello recuperato oggi, che saranno portati sempre allo Spolettificio, a disposizione dei periti. "Le operazioni di recupero sono state particolarmente impegnative e complesse a causa della natura impervia dei luoghi ove era precipitata la cabina della funivia, lungo il fianco del Monte Faito, in una zona ripida e scoscesa, caratterizzata da folta vegetazione" si legge nella nota di Nunzio Fragliasso, procuratore di Torre Annunziata.
Nell'incidente del Faito sono morte quattro persone
Il 17 aprile scorso, giorno del Giovedì Santo prima della Domenica di Pasqua 2025, una cabina della Funivia che da Castellammare di Stabia conduce sul Monte Faito, gestita da Eav, è precipitata. All'interno della cabina si trovavano cinque persone: quattro di loro sono morte, mentre la quinta è rimasta gravemente ferite. Le vittime sono state il macchinista Carmine Parlato, la coppia di turisti inglesi Elaine Margaret Winn e Graeme Derek Winn e la giovane turista arabo-israeliana Janan Suliman; il fratello di quest'ultima, Thabet Suliman, è invece rimasto gravemente ferito, ma è sopravvissuto all'incidente.
Per il disastro ci sono 26 indagati
A coordinare le indagini per ricostruire la dinamica di quanto accaduto e per individuare eventuali responsabilità nell'incidente del Faito c'è, come detto, la Procura di Torre Annunziata. Per il disastro della Funivia sono indagate 26 persone, tra cui molte persone all'interno dell'Eav, azienda del trasporto pubblico campano che, come detto, gestisce la Funivia del Faito.