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Terremoto a Napoli, 8 mini scosse nella zona Flegrea, tra Solfatara e Pozzuoli

Sciame sismico nei campi Flegrei, fino a Napoli, zona Agnano: 8 mini scosse di terremoto, nessuna delle quali ha mai superato i 2 gradi della scala Richter (la più forte è classificata 1,9) sono state avvertite stanotte. Nessun danno a persone o cose è stato denunciato.
A cura di Redazione Napoli
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Otto mini scosse di terremoto, nessuna delle quali ha mai superato i 2 gradi della scala Richter (la più forte è classificata 1,9) sono state avvertite stanotte in area Flegrea, tra la ‘classica' zona della Solfatara, ovvero via Pisciarelli ad Agnano e l'area alta puteolana, Pozzuoli città. Molta gente ha testimoniato su Twitter e negli ormai numerosi gruppi Facebook che documentano gli eventi tellurici in zona Flegrea, di aver avvertito boato, oscillazione di lampadari e tremore di finestre. Nessun danno a persone o cose è stato denunciato.

L'Amministrazione comunale di Pozzuoli ricorda in una nota alla cittadinanza «il divieto di avvicinarsi alle aree di emissione di fluidi di per il pericolo di emissioni di fango ad alta temperatura». Dal 2012 il Dipartimento nazionale di Protezione civile ha elevato il livello di allerta vulcanica dei Campi Flegrei da verde (base) a gialla (attenzione).

Terremoto a Pozzuoli, scossa legata al bradisismo

Di cosa si tratti è presto detto: sono fenomeni che vanno avanti ormai da un anno e sono legati al bradisismo.  Francesca Bianco, direttrice dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), spiegò a Fanpage.it l'evolversi della questione:

Sicuramente a Pozzuoli c'è un fenomeno di bradisismo e sollevamento del suolo in questo periodo, ma i dati sono chiari. Dal 2006 a oggi la terra si è sollevata di 75-76 centimetri soprattutto nell'area del Rione Terra. Negli ultimi mesi abbiamo una velocità di sollevamento in quell'area di 13 millimetri al mese, quindi abbiamo un innalzamento di 7-8 centimetri da settembre a oggi.

Recentemente, l'area di Napoli e della sua provincia, proprio per la presenza del cosiddetto "super-vulcano dei Campi Flegrei e del Vesuvio", è stata definita «l'area vulcanica più pericolosa al mondo» da Giuseppe De Natale, dirigente di ricerca dell'Ingv e già direttore dell'Osservatorio Vesuviano. Si tratta di una zona ben conosciuta per la presenza di vulcani e di eventi sismici periodici.

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