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Terremoti Campi Flegrei, vertice della Protezione Civile sul bradisismo

Negli uffici della Protezione Civile, oggi, riunione tecnico-operativa su come gestire i rischi legati alla forte attività sismica dei Campi Flegrei.
A cura di Valerio Papadia
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Questa mattina, giovedì 24 marzo, nella sala Ercom nella sede della Protezione Civile della Regione Campania, si è svolta una prima riunione tecnico-operativa sull'attività sismica dei Campi Flegrei, voluta dal sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia: oltre a tecnici e dirigenti della Protezione Civile, al direttore generale Italo Giulivo e al primo cittadino puteolano, erano presenti anche la direttrice dell'Osservatorio Vesuviano, la dottoressa Francesca Bianco, il direttore generale dell'Arpac (Agenzia regionale di protezione ambientale), l'avvocato Stefano Sorvino e tecnici dei vigili del fuoco.

Due tavoli tecnici sui terremoti nei Campi Flegrei

Nel corso della riunione, da quanto si apprende, sono stati presi in considerazione "gli aspetti legati alle misure di prevenzione e mitigazione del rischio sismico" ed è stato deciso di istituire due tavoli tecnici sull'attuale situazione sismica dei Campi Flegrei: uno per controllare e vigilare sulle sollecitazioni dei terremoti sugli edifici del territorio e l'altro per il monitoraggio ambientale e sull'impatto dei gas vulcanici nell'atmosfera.

A marzo nei Campi Flegrei la scossa più forte degli ultimi 40 anni

L'area dei Campi Flegrei è attraversata dal fenomeno del bradisismo e, dal momento che si tratta di una zona vulcanica, è altamente sismica. Lo scorso 16 marzo, però, nei Campi Flegrei si è registrata la scossa più forte dal 1984 ad oggi: un terremoto di magnitudo 3.5 è stato nettamente avvertito a Pozzuoli, Bacoli, Quarto, ma anche nei quartieri della periferia occidentale di Napoli, che rientrano nella caldera, come Agnano, Bagnoli, Fuorigrotta e Pianura.

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