Terremoti Campi Flegrei, ancora scosse, ma la terra si innalza più lentamente

Una nuova scossa, nella tarda serata di ieri, ha fatto tremare la terra nei Campi Flegrei: tra la zona di Pisciarelli, ad Agnano, periferia occidentale di Napoli e Pozzuoli, una scossa di magnitudo 1.4 si è registrata intorno alle ore 22 del 24 ottobre. Tantissimi i residenti che hanno avvertito l'evento sismico, nonostante la scarsa intensità, a causa invece dell'esigua profondità: in molti hanno riferito di aver sentito un forte boato prima della scossa. Quest'ultimo terremoto arriva a poca distanza dallo sciame sismico che ha interessato l'area soltanto la scorsa settimana: 9 scosse, anche se di bassa intensità, si sono susseguite tra il 20 e il 21 ottobre scorso, tutte o quasi avvertite dagli abitanti. Nonostante i terremoti ravvicinati, però, dal bollettino settimanale di monitoraggio dei Campi Flegrei, effettuato dall'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv: la terra si sta innalzando più lentamente.
Quello dell'innalzamento del suolo è un fenomeno tipico del bradisismo, movimento sismico che interessa da sempre l'area dei Campi Flegrei: ebbene, il sollevamento riscontrato nell'ultimo bollettino è di 12 millimetri al mese, in calo – anche se molto esiguo – rispetto ai 13 centimetri mensili riscontrati dal settembre del 2020 ad oggi. Una buona notizia, che non rappresenta però un cambiamento così drastico nell'economia sismica e vulcanologica dei Campi Flegrei. Nell'ultimo bollettino di monitoraggio (19 ottobre 2021, ndr) infatti viene dichiarato: "Sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica sopra delineato, non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine".