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Campi Flegrei

Terremoti a Napoli, l’Osservatorio Vesuviano spiega: “Le scosse continueranno, il suolo continua ad alzarsi”

Il Direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Mauro Di Vito, a Fanpage.it: “Registrate oltre 75 scosse nello sciame sismico del 14 aprile mattina. Ma non ci sono segnali eruttivi”
Intervista a Mauro Antonio Di Vito
Direttore dell'Osservatorio Vesuviano
A cura di Pierluigi Frattasi
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Mauro Antonio Di Vito, direttore dell'Osservatorio Vesuviano
Mauro Antonio Di Vito, direttore dell'Osservatorio Vesuviano
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"Sono più di 75 i terremoti registrati questa mattina ai Campi Flegrei, il più forte di magnitudo 3.7 alle ore 9,44. Gli altri due di 3.1 e 3.0 e gli altri molto inferiori. La localizzazione di questi eventi è Solfatara-Pisciarelli. Non cambia la situazione attuale. La deformazione del suolo continua. Ci possiamo aspettare altri eventi sismici, anche se non è possibile prevederli in modo deterministico. Ma stiamo analizzando tutti i dati".

A parlare a Fanpage.it è Mauro Antonio Di Vito, direttore dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv, che con i suoi sismografi e sensori monitora costantemente la caldera del super-vulcano alle porte di Napoli. Questa mattina nella zona si è registrato un nuovo sciame sismico, definito dall'Osservatorio "importante". Ma Di Vito, tra i massimi esperti del settore, tranquillizza tutti: "Non ci sono altre variazioni nei parametri che normalmente misuriamo, come deformazione del suolo, geochimica. La situazione attuale resta invariata. Al momento non c'è nessun segnale di una possibile crisi eruttiva".

Direttore, il suolo ai Campi Flegrei continua ad alzarsi?

Sì, sta continuando la crisi bradisismica, e quindi il sollevamento del suolo, con la stessa velocità, con piccole accelerazioni o rallentamenti. Ma la media resta di circa 10 millimetri al mese massimo.

Stamattina si sono registrati tre terremoti di magnitudo superiore a 3. È normale?

La caratteristica dello sciame sismico, per convenzione, è che ci sia un evento di magnitudo superiore a 1.5. Ma sciami simili a quello di oggi ce ne sono stati diverse altre volte, come lo scorso agosto, a settembre e ottobre, forse anche più intensi di questo. Abbiamo avuto anche magnitudo oltre 4.0.

Alcune persone hanno avvertito anche boati e odore di zolfo, cosa significano?

L'odore di zolfo deriva dall'idrogeno solforato, che viene emesso normalmente in piccole quantità. Parliamo di parti per milione. La percezione dipende soprattutto dal vento. Non abbiamo segnalazioni di emissioni diverse dalle solite. Il gas prevalente, invece, è l'anidride carbonica, assieme al vapor d'acqua. L'emissione di gas è molto alta, circa 4mila tonnellate al giorno di anidride carbonica. Ma l'idrogeno solforato si avverte di più.

I video dell'acqua che ribolle nella polla della Solfatara negli scorsi mesi hanno fatto il giro del mondo. Come vanno interpretate quelle immagini?

Nella fangaia della Solfatara l'acqua sembra ribollire. Ma in realtà la temperatura non è di 100 gradi. Il fenomeno dipende dal gas che fuoriesce dal suolo e crea delle bolle. Nella zona della polla Pisciarelli, invece, la temperatura prossima all'ebollizione: attorno ai 95 gradi centigradi. Ma anche in questo caso quello che si vede sono le bolle di gas che passano attraverso l'acqua della falda sospesa. A volte la falda non è presente e si vedono solo le emissioni di gas. I nostri sensori misurano di continuo questo fenomeno.

Perché a volte sembra ci voglia più tempo per definire la magnitudo di un terremoto?

Per dare la prima valutazione della magnitudo, un terremoto deve finire. Si chiama magnitudo durata e in questa operazione passano alcuni minuti. La preliminare viene data entro 5 minuti e quella rivista entro 30 minuti, perché a volte non è possibile definire subito con accuratezza. In questo caso abbiamo avuto 60 terremoti e c'è stata una revisione della valutazione automatica del sistema.

Per quanto riguarda il bradisismo, dopo i forti sciami sismici del 2023, sembrava fosse seguito un periodo di apparente tranquillità a inizio anno. È così?

Il fenomeno del bradisismo non si è mai interrotto. Ci sono stati terremoti per tutto il periodo, anche se non avvertiti, così come è continuata la deformazione del suolo. Chi pensa che sia finito sbaglia. Finché ci sarà deformazione del suolo ci sarà sismicità. Quest'ultima può raggrupparsi in eventi o gruppi di eventi come quello di stamattina, anche con magnitudo più elevate. Ma parliamo sempre di magnitudo medie. Le forti sono quelle che provocano danni, per fortuna finora non ne abbiamo avute. La magnitudo massima registrata è stata la 4.2 che abbiamo avuto a settembre 2023 e poi la 4.0 dei primi di ottobre.

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