44 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Tenta di rapinare il fratello: arrestata 32enne, ma non era punibile. Scarcerata solo dopo 1 anno

La donna venne arrestata il 24 luglio del 2021. L’articolo 649 del codice penale, però, prevede la non punibilità e querela della persona offesa per fatti commessi ai danni di congiunti. Soltanto dopo un anno, il 16 giugno 2022, la donna è stata però scarcerata.
A cura di Valerio Papadia
44 CONDIVISIONI
Immagine

Ha cercato di rapinare il negozio del fratello: per questo, una donna di 32 anni, Z.F.K. le sue iniziali, originaria del Marocco e già nota alle forze dell'ordine, è stata arrestata dalla Polizia di Stato nel pomeriggio del 24 luglio 2021. In quella data, gli agenti del commissariato Vicaria-Mercato sono intervenuti in via Alessandro Poerio, nella zona della Stazione Centrale di Napoli, per la segnalazione di una rapina. Una volta entrati in un esercizio commerciale della strada, gli agenti hanno sorpreso la 32enne mentre rovistava all'interno della cassa e l'hanno bloccata, accertando che poco prima del loro arrivo la donna aveva minacciato il fratello, titolare del negozio, e aveva poi cercato di impossessarsi dei contanti presenti nell'attività: per la 32enne è scattato l'arresto con l'accusa di tentata rapina e la detenzione nel carcere femminile di Pozzuoli, nella provincia di Napoli.

La donna non era punibile: assolta e scarcerata solo dopo un anno

La vicenda sembrava chiusa, ma è stata invece riportata alla luce dal legale della 32enne, l'avvocato Michele Coppola, che a Fanpage.it ha spiegato come la sua assistita sia stata vittima di ingiusta detenzione e sia stata assolta dalle accuse e scarcerata soltanto dopo un anno, il 16 giugno 2022. L'articolo 649 comma 1 del codice penale stabilisce, infatti, la non punibilità e querela della persona offesa per fatti commessi a danni di congiunti. Inoltre, durante la permanenza in carcere alla donna, già sottoposta a terapia farmacologica con benzodiazepine, sono stati somministrati ulteriori farmaci per placare i suoi disturbi.

Nonostante ciò, e sebbene, dopo la sentenza in primo grado – a 3 anni e 4 mesi di reclusione – il fratello della 32enne avesse ritirato la denuncia, ci è voluto un anno affinché la Corte d'Appello di Napoli accogliesse le costanti richieste di scarcerazione avanzate dall'avvocato Coppola.

Articolo aggiornato il 22/o6/2022 alle ore 12.22

44 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views