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Sveglio dopo un mese di coma il 17enne ridotto in fin di vita a Montesarchio

È fuori dal coma il ragazzo vittima di una spedizione punitiva nel Beneventano; un gruppo di coetanei gli aveva spaccato la testa con spranghe e mazza da baseball.
A cura di Nico Falco
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Reparto di Rianimazione, immagine di repertorio
Reparto di Rianimazione, immagine di repertorio

Migliorano, ma restano ancora estremamente delicate, le condizioni del 17enne finito in ospedale con la testa sfondata dopo una spedizione punitiva a Montesarchio (Benevento): il giovane, che dalla notte dell'aggressione è ricoverato in ospedale, nelle scorse ore è uscito dal coma, respira in maniera autonoma e interagisce con l'ambiente esterno. Il prossimo step sarà il trasferimento in una struttura specializzata dove potrà proseguire la riabilitazione.

Le condizioni del 17enne aggredito a Montesarchio

Il 17enne è ricoverato nell'ospedale "San Pio" di Benevento. Nel bollettino medico diffuso dai sanitari si legge che "respira autonomamente in maniera stabile e interagisce in maniera congrua con l’ambiente esterno", e "ha raggiunto una completa stabilità emodinamica". "Ci stiamo preparando – spiega l'ospedale – a una seconda fase di cura da realizzarsi presso altra struttura riabilitativa idonea". La prognosi non è stata ancora sciolta, resterà riservata fino al trasferimento all'altra struttura.

La direttrice generale dell'Azienda San Pio di Benevento, Maria Morgante, e il direttore dell'Uoc Neurorianimazione, Vincenzo Boniello, spiegano che il proficuo lavoro di équipe ha consentito il raggiungimento di risultati nel medio termine al di là delle più rosee aspettative. Il livello di adeguatezza tecnologia dell’Azienda e professionale di tutto il personale medico e non coinvolto nel percorso di cura ha consentito di gestire in maniera eccellente l’assistenza in un caso ad elevata complessità".

La spedizione punitiva davanti alla discoteca

Per quell'aggressione la Polizia di Stato ha arrestato quattro ragazzi di Benevento con l'accusa di tentato omicidio. Secondo le ricostruzioni il gruppo avrebbe raggiunto il 17enne, col quale c'erano stati degli screzi durante una festa patronale in un Comune vicino, mentre si trovava con un amico e avrebbero picchiato entrambi con spranghe di ferro e una mazza da baseball; l'altro, 18 anni, che era riuscito a scappare, era stato ricoverato in osservazione mentre il 17enne era stato ridotto in fin di vita.

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