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Studenti a lezione di antifascismo con Antonio Amoretti, partigiano delle Quattro Giornate di Napoli

Accade al Liceo Scientifico e Linguistico Immanuel Kant di Melito, nella provincia di Napoli. I giovani studenti della scuola superiore hanno accolto il partigiano Antonio Amoretti, ultimo superstite delle Quattro Giornate di Napoli e presidente dell’Anpi Napoli, con uno striscione sul quale campeggiava la scritta “Liceo Kant antifascista”.
A cura di Valerio Papadia
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"Liceo Kant antifascista". E ancora: "Il fascismo è reato". Queste le scritte che campeggiavano oggi sugli striscioni con i quali gli studenti del Liceo Scientifico e Linguistico Immanuel Kant di Melito, nell'hinterland nord di Napoli, a due passi dalla città, hanno accolto il partigiano Antonio Amoretti, ultimo superstite di quel folto gruppo che, tra il 27 e il 30 settembre del 1943 liberò il capoluogo campano dall'occupazione nazista – prima città in Europa – dando vita alle famigerate Quattro Giornate di Napoli. Amoretti, presidente dell'Anpi Napoli (l'Associazione nazionale partigiani d'Italia) è stato così accolto dalla preside, dal personale docente e dagli studenti, che hanno ascoltato le sue parole sull'importanza dell'antifascismo e sui valori sanciti dalla Costituzione Italiana.

Antonio Amoretti e le Quattro Giornate di Napoli

Classe 1927, Antonio Amoretti era uno studente di appena 16 anni durante le Quattro Giornate di Napoli, scoppiate dopo l'armistizio dell'8 settembre del 1943, quando i nazisti occupanti cominciarono a compiere razzie e rastrellamenti in una città già allo stremo, affamata e distrutta dalla Seconda Guerra Mondiale. Nonostante la giovane età, però, Amoretti comandava un manipolo di soldati nei pressi della barricata eretta dalla Resistenza al Rione Sanità, guidata dal tenente Nicola Lembo. Tanti gli eventi tragici a cui Amoretti ha assistito durante quei quattro giorni, come l'uccisione di Adolfo Pansini e Antonino Arena, ma anche la gioia della resa dei nazisti e dell'arrivo delle truppe Alleate, che trovarono la città già liberata, prima in Europa.

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