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Studentesse violentate all’Università, Borrelli: “Avevano paura di denunciare, abbiamo dato coraggio”

Il consigliere Francesco Emilio Borrelli (Europa Verde) a Fanpage.it: “Quelle ragazze erano in una condizione psicologica terrificante. Grazie alla loro denuncia è partita l’inchiesta”
Intervista a Francesco Emilio Borrelli
consigliere regionale di Europa Verde e parlamentare della Repubblica Italiana
A cura di Pierluigi Frattasi
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"La vicenda delle studentesse molestate all'Università Federico II di Napoli è iniziata più di un anno fa. Mi giunse la segnalazione di queste violenze allucinanti e non appena ebbi notizie certe ed elementi circostanziali chiamai il rettore, che attivò subito un'indagine interna. Abusi ancora più gravi, se verificati, perché avvenuti su ragazze da una posizione di potere. Quelle giovani avevano paura a denunciare. Dopo quella segnalazione, per fortuna è partita un'inchiesta che ha salvato forse altre ragazze dall'essere abusate". A parlare a Fanpage.it è Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde, che per primo sollevò il caso di presunte molestie sessuali ai danni di giovani studentesse dell'ateneo fredericiano.

Oggi, a quasi un anno di distanza dalla denuncia di Borrelli, i carabinieri del Nucleo Investigativo, dopo indagini coordinate dalla IV sezione della Procura di Napoli (coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone) hanno notificato un arresto ai domiciliari ad un tecnico di laboratorio del Dipartimento di Biologia dell'Università Federico II di Napoli. L'uomo, un 64enne, è ritenuto gravemente indiziato del reato di violenza sessuale continuata su sei studentesse, aggravata per essere stata commessa all'interno di un luogo di istruzione frequentato dalla vittima. Le indagini sono scattate dopo una denuncia del novembre 2021 nella quale una ragazza riferiva di essere stata molestata nei locali dell'Università. I vertici dell'Ateneo hanno poi sospeso, trasferito e quindi licenziato il dipendente.

Il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, recentemente eletto alla Camera dei Deputati, è molto conosciuto nella Federico II, dove è stato anche rappresentante degli studenti tra la metà degli anni '90 e i Duemila.

Consigliere come è partita questa storia?

Circa un anno fa, ricevetti una segnalazione di presunte violenze sessuali all'Università ai danni di diverse studentesse. Quelle ragazze erano in grande difficoltà perché non avevano il coraggio di denunciare.

Cosa le tratteneva, a suo giudizio?

Erano molto turbate da quanto accaduto. Le vittime che subiscono violenza da una persona che ha un ruolo o una funzione di potere possono avere paura delle conseguenze. Queste ragazze erano entrate in una condizione psicologica terrificante, ma stavano cercando la forza per denunciarla. Nella segnalazione che ho ricevuto le studentesse mi segnalavano varie molestie, tante storie diverse e terribili.

Che cosa è successo dopo?

Quando ho appreso delle vicenda, corredata da descrizioni dettagliate, ho contattato il Rettore Matteo Lorito. L'Università ha aperto un'inchiesta interna, per fare chiarezza su quanto accaduto. Evidentemente hanno raccolto elementi tali da sospendere prima e poi licenziare il dipendente, pur non essendoci ancora nessuna sentenza di alcun grado. È intervenuta anche la Procura ed è partita anche un'inchiesta giudiziaria. Le ragazze sono state ascoltate. Oggi c'è stato l'arresto ai domiciliari dell'ex dipendente. Per fortuna la segnalazione di queste molestie è stata molto importante perché ha impedito ad altre ragazze di essere vittime di questo soggetto, che gli stessi giudici ritengono "incapace di contenere i suoi impulsi sessuali" e che probabilmente non doveva proprio stare in università.

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