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Spinge la ragazza sugli scogli a Napoli, condannato a 6 anni e 8 mesi

È stato condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione Gennaro Maresca, il 24enne napoletano che, nello scorso giugno, spinse sugli scogli la fidanzata a Napoli durante un litigio scoppiato per gelosia nella zona dei locali di Bagnoli. Il giovane, processato con rito abbreviato (la Procura aveva chiesto 9 anni per tentato omicidio) ha risarcito la vittima con 18mila euro.
A cura di Nico Falco
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È stato condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione Gennaro Maresca, il ragazzo napoletano di 24 anni che durante un litigio aveva spinto sugli scogli di Nisida la fidanzata, riducendola in fin di vita. Giudicato con rito abbreviato (e quindi con lo sconto di un terzo della pena, di fronte all'iniziale richiesta del pm di 9 anni), il giovane ha risarcito la ormai ex con un assegno da 18mila euro.

I fatti risalgono alla notte dello scorso 10 giugno. I due erano nella zona dei locali di Bagnoli, periferia ovest di Napoli. Stavano litigando animatamente. Il motivo, venne poi fuori, sarebbe stata la gelosia. Poi, all'improvviso, lo spintone. Alcuni testimoni riferirono successivamente di avere sentito un tonfo, poi le grida di alcune altre ragazze che si trovavano nelle vicinanze. Amanda, 22enne di Caserta, era finita sugli scogli battendo con la schiena e poi in acqua, aveva perso i sensi.

Tra i primi a intervenire, il buttafuori di un locale notturno, che senza esitare si era tuffato ed era riuscito a riportare la ragazza in salvo; poi era stata la volta di un giovane infermiere, che in attesa dell'ambulanza aveva praticato i primi soccorsi. Maresca, che in quegli attimi si era velocemente allontanato temendo il linciaggio, era stato bloccato e arrestato da una pattuglia del Radiomobile dei carabinieri poco dopo, avvertita da altri ragazzi. Disse di avere agito d'istinto, ma di non essersi reso conto della gravità delle ferite della 22enne. Nei giorni successivi Amanda rimase in bilico tra la vita e la morte, poi lentamente si riprese, fino a respirare da sola. La cugina, intervistata da Fanpage.it, aveva raccontato dei precedenti di quel litigio, sempre motivati dalla gelosia.

A otto mesi da quella folle notte è arrivata la condanna in primo grado: sei anni e otto mesi per Gennaro Maresca per l'accusa di tentato omicidio, assoluzione per quella di precedenti maltrattamenti. Per la sentenza è stato tenuto conto del profilo del 24enne, che prima di quell'episodio non aveva mai avuto problemi con la giustizia, ma anche del pentimento dimostrato in questi mesi e della disponibilità a risarcire la giovane con una assegno da 18mila euro.

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