Spiaggia a Posillipo, è guerra per le concessioni tra Palazzo Petrucci e Bagno Elena
È guerra tra Palazzo Petrucci e il Bagno Elena per la concessione della spiaggia a Posillipo. A dicembre 2020 l'Autorità Portuale di Napoli, infatti, ha prorogato per altri 4 anni la concessione dell'area allo storico lido balneare. Da qui, si è acceso lo scontro con Palazzo Petrucci, rinomato ristorante stellato (una stella Michelin), che a fine febbraio ha presentato ricorso al Tar Campania, chiedendo l'annullamento della delibera dell'autorità portuale e di mettere a bando la spiaggia, di oltre 10mila metri quadrati, candidandosi però solo a gestire la parte antistante il ristorante, attualmente utilizzata dal lido – secondo Palazzo Petrucci – come deposito e solarium, e lasciando al Bagno Elena la restante. “La presenza e la gestione di intere file di lettini nella zona antistante al ristorante – scrive Palazzo Petrucci – arreca un notevole pregiudizio all’attività”.
Palazzo Petrucci fa ricorso al Tar per la spiaggia a Posillipo
Al ricorso, depositato il 21 febbraio scorso, Palazzo Petrucci, poi, il 31 marzo, ha fatto seguire anche una lettera indirizzata all'Autorità Portuale, che nel frattempo ha cambiato management, e al Comune di Napoli, con una manifestazione di interesse con la quale il ristorante si candida già, in caso di ritiro della concessione e di messa a bando della spiaggia, per gestire lo spazio antistante la propria attività. Nella missiva, la società che gestisce il rinomato ristorante, assistita dall'avvocato Gian Luca Lemmo, chiede di “non prorogare la concessione demaniale relativamente all’area antistante l’attività” e invita le Autorità “a mettere a bando tale area, anche tenuto presente che la Bagno Elena conserva la concessione demaniale per la restante zona demaniale”. Si tratta, precisa il ristorante di “una piccolissima porzione demaniale che per nulla incide sull’attività del Bagno Elena che continuerebbe a svolgere l’attività sulla restante zona demaniale”. L'obiettivo sarebbe quindi quello di sfruttare la porzione di spiaggia antistante Palazzo Petrucci per “attività connesse a quella esercitata”.