59 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Spaccio itinerante con le “microdosi”, tra i 7 arrestati giovane ferito a Scampia

I carabinieri hanno arrestato 7 persone, accusate di fare parte di una banda che spacciava droga tra Napoli e Caserta; tra queste, il 28enne ferito alcuni giorni fa a Scampia.
A cura di Nico Falco
59 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

C'è anche Ernesto Giordano, il 28enne ferito alcune notti fa a Scampia, tra gli arrestati dai carabinieri di Aversa (Caserta) in una indagine sul traffico di droga tra le province di Napoli e Caserta. Nell'operazione sono finite in manette sette persone (3 in carcere e 4 ai domiciliari), accusate di gestire una rete itinerante con piccole dosi, in media 0,3 grammi, che venivano smerciate a clienti in appuntamenti presi nei pressi di pizzerie, bar e locali molto conosciuti; secondo la ricostruzione dei militari il gruppo riusciva a vendere ogni mese un chilo di cocaina, incassando 70mila euro.

Spaccio tra Napoli e Caserta, tra gli arrestati 28enne ferito a Scampia

Giordano era stato ferito nella notte tra il 4 e il 5 maggio scorsi in via Napoli-Roma verso Scampia, nella periferia nord della città. Era stato affiancato mentre si trovava in auto, probabilmente si è trattato di un tentativo di omicidio: oltre alle due pallottole andate a segno, la Polizia aveva repertato diversi bossoli calibro 9×21 e quattro fori nella vettura. Il 28enne, colpito alla natica e alla schiena, era stato ricoverato in prognosi riservata nell'ospedale Cardarelli di Napoli; ai sanitari, e poi alle forze dell'ordine, aveva riferito di un tentativo di rapina.

La droga venduta in microdosi, 70mila euro al mese

Nel corso delle indagini, svolte negli ultimi mesi, i carabinieri hanno ricostruito il modus operandi degli spacciatori. Gli incontri avvenivano sempre negli stessi luoghi, in particolare nei pressi di noti bar e pizzerie, tra Giugliano e il Casertano, e spesso dopo accordi presi telefonicamente. I dialoghi al telefono erano brevissimi, tra i dieci e i 40 secondi, con parole spesso prive di senso compiuto, e servivano essenzialmente per accordarsi sul luogo d'incontro e sul quantitativo di dosi da consegnare.

Gli spacciatori smerciavano soltanto piccole dosi, da 0,3 grammi in media ciascuna, portandone con sé non più di venti. Con questo sistema, e con un prezzo di circa 70 euro al grammo, il gruppo avrebbe venduto ogni mese circa un chilo di cocaina, incassando 70mila euro. La banda non aveva una vera e propria base operativa, lo smercio avveniva soprattutto grazie a rapporti personali instaurati tra acquirenti e pusher; durante le indagini proprio grazie ai consumatori abituali gli spacciatori avevano saputo di controlli delle forze dell'ordine in uno dei luoghi abituali dello spaccio e subito avevano sostituito le sim card dei propri cellulari.

59 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views