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Sferisterio di Fuorigrotta, dopo 40 anni c’è l’ordinanza del Comune: “Va eliminato il pericolo crolli”

Il sindaco Gaetano Manfredi firma l’ordinanza per eliminare il pericolo crolli dello Sferisterio in piazza Italia.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Lo Sferisterio Partenopeo distrutto e abbandonato dalla notte del 31 dicembre 1986.
Lo Sferisterio Partenopeo distrutto e abbandonato dalla notte del 31 dicembre 1986.

Dopo 40 anni, il Comune di Napoli diffida i proprietari privati dello Sferisterio di Fuorigrotta e mettere in sicurezza la struttura e scongiurare il pericolo crolli. Con una ordinanza 174 del 12 marzo firmata dal sindaco Gaetano Manfredi, infatti, è stato ordinato alla società di non praticare e far praticare “ad horas” le aree sottostanti le facciate della struttura di piazza Italia e a presentare il certificato dei lavori di eliminato pericolo.

Lo Sferisterio Partenopeo, un imponente edificio nel quartiere occidentale di Fuorigrotta, fu costruito tra gli anni '40 e '50, ma è abbandonato al degrado dagli anni '80. In principio ospitò incontri nazionali ed internazionali di pelota basca e di ping pong tamburello che all'epoca contavano numerosi appassionati. Subì dei danni durante il terremoto del 1980. Mentre il 3 gennaio 1982 esplose una bomba dinanzi l'ingresso principale. Nella notte di San Silvestro del 1986 fu appiccato un incendio che distrusse quasi totalmente la struttura. Rimasero in piedi solo le quattro pareti laterali. Da allora, l'immenso edificio è rimasto abbandonato e inutilizzato. Nel 1999 la Soprintendenza per i beni culturali ed artistici di Napoli ha posto la struttura sotto tutela.

L'ordinanza firmata dal sindaco Manfredi

Da anni, i cittadini chiedono alle istituzioni la possibilità di poterlo recuperare. Il 12 marzo scorso, il sindaco Gaetano Manfredi è intervenuto sulla vicenda con un'ordinanza, un provvedimento a tutela della pubblica incolumità.

"A seguito di accertamento tecnico eseguito presso l’immobile sito in piazza Italia n°13 – si legge nel dispositivo – è risultato quanto segue: stato di degrado dello Sferisterio, sito in piazza Italia n.13, inerente il rischio segnalato per la pubblica incolumità, dovuta al pericolo di distacco e caduta di elementi murari sulla sottostante strada".

E, ancora:

Allo stato i dissesti rilevati costituiscono potenziali pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e, pertanto, l’urgenza di provvedere a eseguire i relativi accertamenti con le eventuali opere provvisionali di messa in sicurezza al fine di eliminare ogni pericolo per la tutela di incolumità delle persone e integrità dei beni.

Da qui, l'ordinanza:

A scopo cautelativo di non praticare e far praticare “ad horas” le aree sottostanti le facciate dell’immobile, nonché le aree esposte a rischio, mediante la sistemazione di idonei transennamenti per l’interdizione delle zone costituenti pericolo per l'incolumità delle persone oppure la manutenzione in stato di efficienza e/o la sostituzione delle delimitazioni provvisoriamente già installate dagli enti competenti;

A eseguire immediatamente senza alcun indugio tutte le misure necessarie per garantire l'incolumità delle persone e l'integrità dei beni da temuti crolli/cedimenti della struttura stessa, mediante l'esecuzione dei relativi accertamenti tecnici di tutte le facciate prospicienti le aree di pubblico passaggio con le eventuali opere di messa in sicurezza dei luoghi, in ottemperanza al Regolamento edilizio, e di quanto ritenuto necessario per rimuovere lo stato di pericolo.

E, infine, si chiede al proprietario entro 10 giorni dalla notifica dell'ordinanza di presentare il "relativo certificato di regolare esecuzione dei lavori di eliminato pericolo (Modello CEP)", a firma di tecnico abilitato, "dal quale deve risultare che a seguito degli accertamenti effettuati e degli interventi eseguiti è stato eliminato ogni pericolo per la pubblica incolumità per la tutela delle persone e integrità dei beni specificando se le zone interdette possono essere praticate oppure se persistono limitazioni alla praticabilità. Lo stesso, inoltre, deve contenere in calce la seguente dicitura: «si solleva l’Amministrazione Comunale da ogni responsabilità nei confronti di terzi per quanto intimato nella diffida».

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