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Sessanta intossicati con vomito e diarrea al ristorante nel Casertano, l’Asl lo chiude: “È salmonella”

Sessanta persone intossicate dalla salmonella in un ristorante di San Marcellino, in provincia di Caserta, con vomito, nausea, febbre e diarrea. La prima tavolata dopo una festa di compleanno. Gli ispettori chiudono il locale. L’Asl a Fanpage.it: “Ipotesi contagio da portatore sano”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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Sessanta intossicati dalla salmonella al ristorante nel Casertano. C'è anche un bambino di 20 mesi. Decine ricoverati nei pronti soccorso degli ospedali di Caserta, Marcianise e Aversa. L'Asl invia gli ispettori e chiude il locale. È accaduto, a quanto apprende Fanpage.it, la scorsa settimana in una nota struttura per ricevimenti di San Marcellino, in provincia di Caserta. Coinvolti i clienti che hanno mangiato in diversi giorni al ristorante. Anche per questo l'iniziale ipotesi che ad essere contaminato fosse stato un singolo alimento consumato dagli avventori – si era pensato ad una torta – è stata accantonata. Al momento si propende per la tesi che l'inquinamento degli alimenti possa essere stato portato dall'uomo, magari un portatore sano.

Chiuso ristorante di San Marcellino per salmonella

La vicenda, a quanto ricostruito da Fanpage.it, che ha contattato fonti dell'Asl di Caserta, si è svolta tra il 31 agosto e il 4 settembre 2025. Tutto inizia dopo una festa di compleanno che si è svolta il 31 agosto scorso. Il 2 settembre i partecipanti ad una delle tavolate, circa 25 persone, si recano in ospedale con sintomi da intossicazione, tra i quali vomito, nausea, diarrea e febbre. Si sospetta subito una salmonellosi, ma inizialmente si indaga sugli alimenti consumati e gli indizi puntano su una torta che tutti riferiscono di aver mangiato. L'Asl invia gli ispettori, vengono fatte sanzioni e raccolti i campioni di alimenti. Ma non sono riscontrati cibi contaminati né gravi carenze igienico-sanitarie, tali da dover far chiudere il ristorante. Nei giorni successivi, però, sono comunicati altri casi di intossicati con gli stessi sintomi che hanno mangiato nello stesso ristorante, ma in giorni diversi. Gli ispettori tornano e questa volta il ristorante viene chiuso.

L'Asl di Caserta a Fanpage.it: "60 intossicati"

"In totale abbiamo avuto circa 65 intossicati – spiega a Fanpage.it Alfonso Giannoni, coordinatore servizi veterinari dell'Asl di Caserta, responsabile delle intossicazioni alimentari – 25 in una prima tavolata del 31 agosto e altri clienti di altre 3 tavolate in giorni successivi, non collegati ai primi". Tra questi ultimi, anche un bimbo di 20 mesi che ha mangiato solo antipasti e un primo piatto.

"Siamo stati contattati alle 21,30 di sera del 2 settembre – riprende Giannoni – dal direttore sanitario dell'ospedale di Marcianise che ci ha comunicato che c'erano 8 persone della stessa famiglia al pronto Soccorso con febbre, diarrea, vomito, e valori alterati dei globuli bianchi. Facevano parte di una tavolata che aveva cenato la sera del 31 agosto al ristorante di San Marcellino, in provincia di Caserta. Altri erano a casa nelle stesse condizioni, altri ancora erano ricoverati nei PS degli ospedali di Caserta e Aversa. Abbiamo attivato subito l'indagine epidemiologica e prontamente inviato due squadre di medici e veterinari, già alle 22 di sera, negli ospedali a prendere le deposizioni dei pazienti, per capire cosa e dove avessero mangiato, e quindi presso il ristorante. Qui è stato riscontrato che la situazione igienico-sanitaria non era grave. Sono state comunque fatte sanzioni ed effettuati i campionamenti degli alimenti, dei quali si attendono gli esiti degli esami. Mentre è stato accertato già che l'intossicazione è da salmonella, perché l'ospedale che ha fatto le ricerche sulle feci dei pazienti ne ha accertato la presenza. Ipotesi, peraltro, che abbiamo subito preso in considerazione, già quando abbiamo visto che i sintomi erano comparsi entro 24-48 ore dal consumo, ed è stata poi confermata".

Gli ispettori si erano inizialmente orientati sulla possibilità di una torta contaminata consumata durante un ricevimento. Una delle poche pietanze, assieme a degli antipasti, consumate da tutti i presenti. Tesi poi accantonata. Dopo 2 giorni, infatti, l'Asl è stata ricontattata per un'altra tossinfezione alimentare sempre nello stesso ristorante. "Abbiamo riscontrato 4 tavolate intossicate in giorni diversi tutte nello stesso ristorante – precisa Giannoni – La torta, quindi, non c'entrava. L'ipotesi è che la contaminazione degli alimenti possa essere stata causata dall'uomo. A quel punto abbiamo inviato altre squadre per chiudere il ristorante, al quale è stata imposta una sanificazione totale dei locali da effettuarsi sotto il nostro controllo e analisi sui luoghi e il personale per capire se ci sia qualche portatore sano di salmonellosi".

I rischi della salmonellosi

"La salmonella – spiega Giannoni – è un batterio che si trova in natura ma che non deve trovarsi negli alimenti. Ad esempio, una gallina infetta inquina le sue uova. La salmonella ha trasmissione oro-fecale. Quindi, può essere trasmessa anche da un portatore sano, che ne è guarito, ma che conserva il batterio nell'intestino. Quando espelle le feci, se non osserva le elementari regole igieniche, come lavarsi le mani dopo essere stato in bagno, può contaminare gli alimenti toccati. L'infezione non va assolutamente sottovalutata. Alcuni tipo di salmonella possono essere letali. La typhimurium, quella del tifo, per esempio, ha una mortalità intorno al 2-3%, ma ha sintomi più gravi di quelli riscontrati in questo caso. Come si cura la salmonellosi? Antibiotici o carbone attivo, fermenti lattici su consultazione medica. Nei casi più gravi ci si deve recare in ospedale".

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