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Covid 19

Scuole aperte in Campania, dal 7 aprile in presenza infanzia, elementari e prima media

Mezzo milione di studenti torna in classe in Campania: sono gli effetti del decreto Draghi che consente anche in zona rossa la didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e prima media. Alcuni sindaci hanno bloccato il rientro in classe causa incremento di contagi Covid-19 e si teme che la Regione Campania con una ordinanza possa comunque richiudere di nuovo i plessi a breve se l’incidenza dei nuovi casi resterà alta.
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Scuole aperte in Campania: anche se è zona rossa Covid con l'ultimo decreto Draghi è consentita la didattica in presenza per materne, infanzia, elementari e prima media. Parliamo di oltre 480mila studenti in Campania  (460mila restano in Dad, didattica-a-distanza) che – a meno di clamorose ordinanze regionali dell'ultim'ora – torneranno in classe da mercoledì 7 aprile. Ai governatori viene infatti concessa la possibilità di richiudere le scuole di ogni ordine e grado «in caso di motivata ed eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico».

Una serie di sindaci, in qualità di massima autorità sanitaria locale, hanno tuttavia deciso di firmare ordinanze per prorogare lo stop alle lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado. In provincia di Caserta, le attività didattiche in presenza sono sospese a Parete (fino al 9 aprile) e ad Alife (fino al 21 aprile). Scuole in Dad a Santa Maria la Carità (Napoli) e in altri comuni della provincia di Avellino come Serino, Avella, Santa Lucia di Serino e Montemiletto. Il motivo addotto è sempre quello del rischio contagi Coronavirus in un quadro complessivo non tranquillizzante.

In tal senso l'ultimo caso in ordine cronologico è quello del piccolo centro di Postiglione , provincia di Salerno, sui monti Alburni, dove il sindaco Mario Pepe ha firmato una nuova ordinanza che ancora una volta sospende le attività didattiche in presenza fino al 17 aprile prossimo, «salvo eventuali proroghe», per la scuola dell'infanzia, primaria e del primo anno di frequenza delle scuole secondarie di primo grado, dunque per tutti gli istituti che domani potevano riaprire. Questa decisione è – si legge nella sua ordinanza – «una misura precauzionale a tutela della popolazione scolastica Nel giro di una settimana, i positivi al Covid-19 sono arrivati a 30, tra cui ci sono anche alcuni bambini».

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