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Scosse Campi Flegrei, Bianco (Osservatorio Vesuviano): “La terra si alza di 1 cm al mese da settembre”

Il direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Francesca Bianco, a Fanpage.it: “I Campi Flegrei dal 2006 si sono sollevati all’incirca di 70 centimetri. Da settembre di quest’anno la velocità di sollevamento è di un centimetro al mese. Nel 2020 è aumentata anche la sismicità, di piccola entità, con magnitudo tra 0 e 1. Ma al momento non ci sono elementi tali da immaginare una imminente eruzione vulcanica nei prossimi giorni”.
Intervista a Francesca Bianco, direttrice dell'Osservatorio Vesuviano Ingv
A cura di Pierluigi Frattasi
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“I Campi Flegrei dal 2006 si sono sollevati all’incirca di 70 centimetri. Da settembre di quest’anno la velocità di sollevamento è di un centimetro al mese, con il massimo sollevamento nella zona del Rione Terra. Quest’anno si è registrato anche un aumento di sismicità, di piccola entità, con magnitudo tra 0 e 1. Ma al momento posso rassicurare tutti che non ci sono elementi tali da immaginare una imminente eruzione vulcanica nei prossimi giorni”. È chiara Francesca Bianco, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), che a Fanpage.it spiega quello che sta accadendo in questi mesi nella zona tra l’area occidentale di Napoli e Pozzuoli. “Nei Campi Flegrei – dice – è in corso una crisi bradisismica dal 2006 che è progredita nel tempo, tanto che nel 2012 si è passati al livello due di allerta gialla – su quattro livelli – associato al verificarsi di fenomeni anomali. Ma si tratta di fenomeni normali in questa situazione, anche se è chiaro che il nostro livello di attenzione resta alto”.

Francesca Bianco, direttore dell'Osservatorio Vesuviano Ingv
Francesca Bianco, direttore dell'Osservatorio Vesuviano Ingv

Direttore, nell’ultimo fine settimana ai Campi Flegrei si sono avvertite diverse scosse. Cosa è successo?

Abbiamo registrato una sciame sismico con circa 40 terremoti, nelle giornate di sabato e domenica mattina, i più energetici sono stati 3: alle 22,54 di sabato 19 dicembre, con magnitudo 2.7, alle 4,13 di domenica 20 dicembre con magnitudo 2.3 e alla 4,20 di magnitudo 1.7. Gli altri hanno avuto piccola magnitudo, spesso inferiore a 1. Le scosse ora sono terminate. Non si tratta di terremoti di forte entità, come quelli dell’Irpinia dell’80, per intenderci, che era di magnitudo 6.9. Stiamo parlando di sismicità a bassa energia ma che viene avvertita perché superficiale, in quanto si verifica a 2-3 km di profondità.

Come scienziati come spiegate questo fenomeno?

La sismicità che abbiamo registrato tra sabato e domenica è sicuramente correlata al bradisismo. Il bradisismo si accompagna al sollevamento del suolo ed è quasi sempre associato a terremoti, perché la roccia tende a cambiare forma e a spaccarsi.

Alcuni abitanti hanno sentito anche dei boati in occasione dei terremoti. È normale?

Buona parte dei terremoti flegrei, dove c’è un sistema idrotermale ben attivo, è accompagnata da un boato, perché legata alla bassa profondità dei sismi. Le onde sismiche si propagano nei primi 2-3 km di crosta, poi incontrano la superficie di discontinuità tra terra e aria, nel passaggio nell’aria si produce il boato. Il boato non è un fenomeno a sé. Certo, l’allarme c’è, perché siamo a un livello di allerta di attenzione e questo significa che dobbiamo essere molto attenti al monitoraggio di tutti i parametri.

Quest’anno ci sono stati più fenomeni sismici?

C’è stato un aumento di sismicità, ma è aumentata di molto quella inferiore a 1 o prossima a 0, cioè gli eventi strumentali, molto piccoli. A questo vanno aggiunte delle anomalie geochimiche rilevanti nei sistemi fumarolici prevalenti che sono quelli della Solfatara e dell’area Pisciarelli.

Che intende per anomalie?

Da circa 15 anni stiamo registrando un aumento del flusso e della temperatura delle fumarole, che sono continuamente tenute sotto controllo dall’OV.

Di quanto si stanno sollevando i Campi Flegrei?

I Campi Flegrei dal 2006 si sono sollevati all’incirca di 70 centimetri. Da settembre in poi la velocità è di un centimetro al mese. Il fenomeno non investe tutta l’area omogeneamente, ma è più accentuato nella zona del Rione Terra e diminuisce mano a mano che ce ne si allontana.

Attualmente siamo al livello di attenzione giallo, alla luce di quanto sta accadendo è previsto un ulteriore gradino?

Noi inviamo continuamente le nostre valutazioni scientifiche, ma non ci compete stabilire la soglia di allerta. Il passaggio viene deciso sulla base di valutazioni fatte dalla Commissione Nazionale Grandi rischi e comunicato alla Protezione Civile, che ha in capo la gestione del rischio, ossia di stabilire quali azioni effettuare per mettere in sicurezza il territorio. I livelli di allerta sono 4: c’è il livello base, dove si trovano il Vesuvio e Ischia, quello giallo di attenzione dove si collocano i Campi Flegrei, poi l’arancione e il rosso. Ad aprile abbiamo avuto nei Campi Flegrei un sisma di magnitudo 3.3 e in passato abbiamo avuto incrementi di velocità di sollevamento media mensile maggiori di un centimetro al mese che poi sono rientrati. Questo tipo di attività è contemplata nell’attuale livello di allerta, non è una anomalia. È chiaro che se domani dovessimo avere un aumento di velocità di sollevamento di 10-20 centimetri al mese la situazione cambierebbe. Ma al momento siamo all’interno del range di variazioni fisiologiche che ci aspettiamo nell’attuale stato.

Quanto durerà questa fase?

Non lo sappiamo al momento. Ma tutti i cittadini possono consultare le informazioni che sono nei bollettini presenti sul nostro sito, per essere costantemente aggiornati.

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