A Napoli tornano i cumuli di immondizia, tra sciopero delle ditte dei rifiuti e netturbini in ferie

A Napoli tornano i cumuli di immondizia per le strade del centro storico a causa dello sciopero nazionale dei netturbini del 30 giugno e dell’inizio delle ferie per molti operatori ecologici. Piramidi di sacchetti sono sorte in diversi quartieri della città, dalla Riviera di Chiaia sul Lungomare, a Corso Vittorio Emanuele, al Parco Margherita e in via Salvator Rosa. Stanotte il grosso è stato rimosso. Tuttavia, nonostante i turni serrati per cercare di rimuovere i sacchetti che si sono accumulati per la mancata raccolta di due notti fa, stamattina il capoluogo campano si è risvegliato ancora con i cumuli in strada. A peggiorare la situazione anche il caldo torrido di questi giorni, che aumenta i cattivi odori provenienti dai rifiuti lasciati a macerare sotto il sole. Discariche a cielo aperto che diventano poi ricettacolo per la proliferazione di ratti e insetti, oltre ad attirare uccelli come gabbiani e colombi.

Turni supplementari stanotte per rimuovere i sacchetti
Mucchi di rifiuti in centro storico, a via Salvator Rosa e a San Giovanni a Teduccio, oltre che in altre zone della città. Lo sciopero nazionale ha registrato infatti una forte adesione a Napoli. Circa la metà dei rifiuti gettati la notte del 30 giugno sono rimasti a terra, secondo i dati dell’Asìa, l’azienda dell’igiene urbana del Comune di Napoli. La società ha provato a recuperare stanotte con turni supplementari, ma a causa delle concomitanti ferie estive, nonostante l’andirivieni dei camion in città, molte zone stamattina erano ancora sporche, con tantissimi sacchetti lasciati in strada. Il timore è che a causa della carenza di operatori quest'estate le strade della città possano essere sporche, con il rischio, oltre a quello igienico sanitario, di rallentare anche la ripresa del turismo.