video suggerito
video suggerito

Schiume nel mare a Napoli, l’Arpac: “Acqua inquinata da rifiuti e plastica”

Le acque del Lungomare di Napoli inquinate da rifiuti di plastica, probabilmente prodotti da scarichi a largo o trasportati dalle correnti. È quanto emerge dai primi rilievi dell’Arpac, partiti dopo la segnalazione di schiume nelle acque del capoluogo partenopeo lanciata dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli.
A cura di Pierluigi Frattasi
77 CONDIVISIONI
Immagine

Le acque del Lungomare di Napoli inquinate da rifiuti di plastica, probabilmente prodotti da scarichi a largo o trasportati dalle correnti. È quanto emerge dai primi rilievi dell’Arpac, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Campania, partiti dopo la segnalazione di schiume nelle acque del capoluogo partenopeo, che va dalla costa di San Giovanni a Teduccio a Posillipo, passando per il Lungomare di via Caracciolo e via Partenope, lanciata dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli che aveva anche immortalato una chiazza nera nei pressi di Castel dell'Ovo. L’Arpac, però, ha escluso la contaminazione da batteri fecali, come l’escherichia coli.

"Notevole presenza di rifiuti solidi"

"I risultati microbiologici dei prelievi effettuati tempestivamente da Arpac – scrive l’Agenzia – lo scorso 24 maggio, nelle acque del lungomare di Napoli, a seguito di segnalazione di schiume e rifiuti, hanno dato esiti favorevoli, pertanto è da escludere una contaminazione di tipo fecale. Dall’ispezione visiva – prosegue – è stata riscontrata una notevole presenza di rifiuti solidi galleggianti di plastiche di vario genere, non imputabile al trasporto di acque provenienti da terra data l’assenza di intensi fenomeni piovosi. Sono in corso ulteriori analisi per i parametri chimici i cui risultati saranno diffusi dall’Agenzia non appena disponibili”.

Immagine

Una chiazza nera era apparsa negli scorsi giorni nella acque antistanti il Lungomare di via Caracciolo, a Napoli. Ben visibile dal marciapiede, ha destato non poca preoccupazione tra i passanti, che l'hanno immortalata con sullo sfondo, ben visibile, l'isolotto di Megaride dove sorge Castel dell'Ovo. Non è chiaro a cosa fosse dovuta: il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli ha spiegato di aver segnalato all'Arpac regionale la situazione, invitando anche la stessa Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania ad effettuare i controlli di rito sulle acque del Lungamare.

77 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views