Santobono, chiude per lavori il parcheggio dell’ospedale pediatrico: dipendenti in stato di agitazione

Chiude per lavori il parcheggio dipendenti dell'Ospedale pediatrico Santobono di Napoli a partire dal 12 gennaio. Medici e infermieri proclamano lo stato di agitazione. Previsti disagi, quindi, nel polo pediatrico regionale, alle prese proprio in questi giorni con un picco di accessi al Pronto Soccorso di bimbi ammalati, a causa dell'influenza K che sta contagiando soprattutto i più piccoli con complicanze anche gravi. FP CGIL Campania, CISL, UIL e FIALS, in una nota, denunciano "la decisione dell’Azienda di disporre, a partire dal 12 gennaio prossimo, la chiusura del parcheggio riservato ai dipendenti dell’Ospedale Santobono di Napoli nelle ore del turno mattutino".
L'ospedale: "Chiusura parcheggio dovuta a lavori obbligatori e programmati"
A stretto giro arriva la replica della Direzione Strategica dell’Aorn Santobono Pausilipon: "L’impedimento dei parcheggi con ingresso da via Mario Fiore è correlato alla necessità di dare corso a lavori, programmati da anni, relativi all’obbligatorio adeguamento antisismico degli edifici, in merito al quale non è possibile applicare alcuna discrezionalità, ma solo procederne al completamento. Ciò impedirà il parcheggio in quell’area per circa 4 mesi. L’azienda, inoltre, ha già ricevuto e censito le richieste da parte del personale per garantire un contributo economico, ammontante complessivamente a circa 200mila euro, nell’ambito dei piani di mobilità sostenibile, per assicurare ai dipendenti una partecipazione al costo dell’abbonamento per mezzi pubblici e parcheggi di interscambio".
La richiesta dei sindacati di medici, infermieri e amministrativi
Ma cosa chiedono i sindacati dei lavoratori del Santobono FP CGIL Campania, CISL, UIL e FIALS? I rappresentanti dei lavoratori hanno stigmatizzato con fermezza la decisione aziendale di chiudere dal 12 gennaio il parcheggio riservato ai dipendenti dell’Ospedale nelle ore del turno mattutino. "Si tratta – scrivono – di una scelta che produrrà pesanti disagi al personale sanitario, già sottoposto a carichi di lavoro elevatissimi e impegnato quotidianamente a garantire assistenza e continuità delle cure ai piccoli pazienti. A rendere il provvedimento ancora più grave è la modalità con cui è stato comunicato: alla vigilia di Natale, per lavoratrici e lavoratori che, anche durante le festività, assicurano un servizio pubblico essenziale con grande senso di responsabilità".
"La chiusura del parcheggio – argomentano – colpisce in particolare il personale che prende servizio alle ore 7:00 per garantire lo smonto ai colleghi del turno notturno, compromettendo l’organizzazione del lavoro e il diritto a condizioni operative dignitose. Una decisione unilaterale, assunta senza alcun confronto sindacale e senza la ricerca di soluzioni alternative, che dimostra una totale mancanza di attenzione verso chi manda avanti ogni giorno l’ospedale. Per questi motivi, le Organizzazioni Sindacali proclamano lo stato di agitazione del personale e annunciano azioni di contrasto al provvedimento, coinvolgendo le autorità competenti e gli organi di informazione, affinché la chiusura prevista dal 12 gennaio venga revocata o sostituita da soluzioni concrete e condivise".
“È una scelta che non riusciamo a comprendere – dichiara Antimo Morlando, segretario regionale FP CGIL Sanità Pubblica – In questo modo si arreca un danno ingiustificato al personale sanitario che ogni giorno è in prima linea per la cura e l’assistenza dei bambini. Chiediamo con forza un incontro immediato che possa favorire una soluzione condivisa e mettere medici, infermieri e operatori sanitari nelle condizioni di svolgere il proprio lavoro con serenità e dignità”.