Sandro Ruotolo si dimette da consigliere comunale di Castellammare di Stabia

Sandro Ruotolo si dimette da consigliere comunale di Castellammare di Stabia, nel Napoletano. Lo ha fatto sapere l'europarlamentare del Partito Democratico, spiegando che "lascio il Consiglio comunale di Castellammare di Stabia dopo aver espresso il voto favorevole al bilancio. L'ho fatto per senso di responsabilità verso la città e per rispetto dell'istituzione consiliare: Castellammare ha bisogno di certezze amministrative e di continuità nei servizi essenziali. Questa amministrazione, però, non è stata all'altezza della situazione. Non è stata un argine alla camorra". Parole che hanno già portato alla replica del sindaco stabiese, Luigi Vicinanza.
"Un errore politico le sue dimissioni irrevocabili", il commento del sindaco, "La diagnosi c'è: la camorra esiste da quasi cinquant'anni in città. Tuttavia non prospetta alcuna terapia, se non lo scioglimento del Consiglio comunale. Da europarlamentare e da consigliere comunale avrebbe dovuto dare un contributo alla ripartenza dopo anni di sfasciume. Invece si è limitato, come ha dichiarato lui stesso nel corso di un Consiglio comunale, a dare il mio numero di telefono al commissario europeo Fitto, che ovviamente non mi ha mai chiamato", spiegando di avergli anche proposto "di fare l'assessore alla legalità a Castellammare di Stabia per dare un contributo concreto al governo della città. Non si è mai degnato di darmi una risposta. Nè di spiegare le sue ragioni in consiglio comunale. Gli auguro di continuare nel Parlamento europeo il suo lavoro con lo stesso impegno profuso a Castellammare di Stabia. Ruotolo tifa ancora per un lungo commissariamento della città. Mi dispiace".
Sandro Ruotolo, dal canto suo, ha ricordato come la città stabiese "veniva da uno scioglimento per infiltrazioni camorristiche e da un lungo commissariamento", fino a quando lo scorso anno venne eletta la nuova amministrazione. Ma a giudizio dell'europarlamentare Pd "sono emersi collegamenti tra esponenti del Consiglio comunale e la criminalità organizzata: rapporti di parentela e intercettazioni telefoniche tra figure apicali dei clan e consiglieri comunali. Ritengo, a questo punto, di aver esaurito la funzione per la quale sono stato eletto: quella di essere un presidio politico e civile nella battaglia per la legalità e contro la camorra. Continuare a sedere in quest'Aula non aggiungerebbe nulla a un impegno che per me resta inderogabile. Per coerenza con il mandato ricevuto, per rispetto verso la città e verso la mia storia personale e istituzionale, ho quindi rassegnato le dimissioni da consigliere comunale di Castellammare di Stabia. La lotta alla camorra non ammette ambiguità. Io continuerò questa battaglia, senza compromessi, come ho sempre fatto, dentro e fuori le istituzioni. Castellammare merita trasparenza, legalità e fiducia nel futuro", ha concluso Ruotolo.