Sandro Ruotolo: “In Campania Fico saprà rinnovare. Sarà la squadra di una coalizione, non quella di un solo uomo”

Il termine «campo largo» in Campania è arrivato nel 2020, quando, alle elezioni suppletive per il Senato, Pd, Movimento Cinque Stelle e forze di sinistra si sono coalizzate per sostenere la candidatura di Sandro Ruotolo. Poi c'è stata l'elezione di Gaetano Manfredi al Comune di Napoli e oggi quella di Roberto Fico alla Regione Campania. Stesso metodo, stesso esito. Chiaro che il giornalista, oggi europarlamentare del Partito Democratico, sia contento.
Soddisfatto?
«Uh, assaje! Avevamo impostato una campagna elettorale sul nuovo modello del rinnovamento e, soprattutto, sul battere con ampio scarto il rappresentante del governo Meloni. Avevano messo in campo un viceministro e negli ultimi giorni hanno tentato tutto per recuperare un po' di consenso. E invece è andata molto diversamente».
L'errore del centrodestra?
«Gli errori, plurale. Anzitutto le pre-intese sull'Autonomia differenziata che hanno giustamente indignato i campani. E poi la boutade dei 100 euro in più ai cittadini della Campania sulle pensioni minime. A proposito, chiediamolo al governo Meloni: adesso lo faranno? Daranno i soldi? E poi c'è quell'altra cosa…».
Il saltello di Meloni al grido di «chi non salta comunista è», immagino.
«Esatto. Quel saltarello gli è costato parecchio nel voto d’opinione. Perché questa roba qui la poteva fare la giovane missina della Garbatella, non certo la presidente del Consiglio dei ministri. Stessa cosa potrei dire per il ministro degli Esteri… Ci troviamo dinanzi al governo più anti-meridionalista della storia italiana, i recenti dello Svimez sull'economia e la società del Mezzogiorno lo confermano. E il voto alle Regionali Campania è pesante: alle Elezioni Politiche 2027 possiamo andare a vincere».
Anche lì col campo largo?
«E come sennò? Io sono uno dei fautori: la mia prima elezione, a Napoli, fu proprio un campo largo».
E ora? Fico è presidente della Regione dovrà fare la giunta. Consigli?
«Roberto saprà fare benissimo, saprà andare avanti col rinnovamento. Il mandato che ha avuto è sì un governo politico ma di rinnovamento. Spetta a lui, e sono sicuro che farà al meglio. Questa non è la giunta del Presidente della Regione, è la giunta di una bellissima coalizione. Se proprio gli dovessi consigliare una cosa gli direi: "Resta Roberto"».
È finita l'era dell'uomo solo al comando?
«È un noi, non più un io. Dobbiamo pensare all’entrante. Vincenzo De Luca è l’uscente, ora abbiamo avanti il futuro. Roberto Fico aiuterà a cambiare anche noi come partito».