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Rubano uno stereo da un’auto che era già stata rubata. Coppia di ladri finisce in manette

Due ladri beccati a rubare il frontalino di uno stereo da un’automobile parcheggiata su via del Cassano a Secondigliano: ma i carabinieri, dopo l’arresto, scoprono che la vettura era stata a sua volta rubata lo scorso 26 aprile ad Arzano e mai ritrovata. I due devono rispondere ora di furto aggravato in concorso.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Sembra davvero quel celebre e ironico cartello apparso in un mercatino napoletano anni fa: «Non rubate che è già roba rubata». Così è accaduto a due maldestri ladri che hanno rubato uno stereo da un'automobile, senza sapere che anche la vettura era stata già rubata a sua volta poco tempo prima. La vicenda è accaduta a Secondigliano, nella zona settentrionale di Napoli: due gli arrestati, entrambi già noti alle forze dell'ordine, di 51 e 46 anni, che ora dovranno rispondere dell'accusa di furto aggravato in concorso. I carabinieri li hanno arrestati e portati agli arresti domiciliari, in attesa di essere giudicati con rito direttissimo.

Tutto è accaduto su via del Cassano, la strada che "divide" il quartiere di Secondigliano da quello di San Pietro a Patierno, attraversando anche il Rione Berlingieri, che fa da "cuscinetto" ai due popolosi quartieri partenopei: i due ladri hanno preso di mira una vettura parcheggiata lungo la strada, forzandone l'apertura e rubando il frontalino dello stereo al suo interno.

Ma sfortunatamente per loro, i due sono incappati proprio in quel momento in una pattuglia dei carabinieri del Nucleo Radiomobile di Napoli, che li hanno arrestati sul fatto poco prima che scappassero con il frontalino dello stereo preso di mira. Una volta fermati, i carabinieri hanno quindi scoperto al termine dei controlli di rito che la vettura parcheggiata su via del Cassano era in realtà stata rubata lo scorso 26 aprile dal comune di Arzano, ed era ancora oggi ricercata dopo il furto. E così è scattato il sequestro della vettura, che è stata portata in un deposito giudiziario in attesa dei controlli di rito e della riassegnazione al legittimo proprietario, mentre i due arrestati sono stati assegnati agli arresti domiciliari, ed ora verranno giudicati con rito direttissimo per furto aggravato in concorso.

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