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Rubano uno scooter, scappano ma incrociano i carabinieri: recuperato dopo un inseguimento

Un ragazzo entra in una pizzeria per una pizza con gli amici: due uomini rubano il suo scooter all’esterno e scappano, ma incrociano i carabinieri che, dopo un breve inseguimento, ne catturano uno e recuperano il mezzo. Quando lo riportano al proprietario, lui era ancora in pizzeria e non si era accorto di niente.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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Rubano una moto mentre il proprietario è in pizzeria, ma nella fuga si imbattono nei carabinieri che, dopo un breve inseguimento, riescono a recuperare il mezzo rubato ed uno dei due ladri. Una notte "movimentate" quella appena trascorsa al Vomero: le forze dell'ordine sono ora al lavoro per cercare di identificare l'altro autore del furto, che è riuscito a dileguarsi prima di essere catturato.

Tutto è accaduto durante un normale servizio di controllo del territorio: una volante dei carabinieri della Compagnia Vomero si è trovata a passare su via San Domenico, quando hanno incrociato le due persone a bordo del motorino. Alla vista dei militari dell'Arma, i due hanno invertito il senso di marcia, e hanno provato a dileguarsi. I carabinieri, notato l'atteggiamento dei due, li hanno così inseguiti: uno dei due, V.N., 48enne del posto già noto alle forze dell'ordine, è stato catturato mentre l'altro è riuscito a scappare. Dagli accertamenti successivi, è emerso che i due ladri avevano "puntato" lo scooter di un ragazzo che era andato a cena con degli amici in via Luca Giordano: appena entrato in pizzeria, i due hanno preso il suo motorino e tentato di scappare, finendo poi per essere intercettati dai carabinieri per puro caso. Quando i carabinieri gli hanno riconsegnato il motorino, il ragazzo era ancora a cena con gli amici e non aveva idea che il suo mezzo fosse stato rubato dai due ladri e recuperato dalle forze dell'ordine subito dopo. Una volta ringraziati dal giovane, che ha ripreso possesso del motorino, i carabinieri hanno quindi portato il 48enne agli arresti domiciliari in attesa di giudizio, mentre si cerca il suo complice, tutt'oggi ancora non identificato.

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