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Rubano il rame e lasciano 3mila persone senza telefono, tre arrestati nel Salernitano

Tre indagati sono stati sottoposti a obbligo di dimora nel Salernitano: sono accusati di avere rubato 28 testine di plastica nelle centrali di comunicazione a Tramonti (Salerno).
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Si erano introdotti nelle centrali di telecomunicazione di Tramonti, in provincia di Salerno, e avevano rubato i terminali in plastica per recuperare i metalli contenuti all'interno, lasciando quasi tremila persone senza telefono fisso: con questa accusa sono stati arrestati tre uomini, in esecuzione di una ordinanza applicativa della misura cautelare dell'obbligo di dimora; le accuse sono di furto aggravato in concorso.

I furti nelle centrali a Tramonti

I destinatari del provvedimento, emesso dal gip di Salerno su richiesta della locale Procura, ed eseguito dai carabinieri, sono Vincenzo Bottino, Giovanni Marigliano e Vincenzo Briola, tutti della zona. I fatti risalgono al periodo compreso tra maggio 2024 e marzo 2025. I furti erano avvenuti nelle centrali di comunicazione situate nel comune di Tramonti, in diverse occasioni erano state rubate ventotto testine di plastica per un valore complessivo di 12mila euro.

Tremila cittadini rimasti senza telefono

Obiettivo dei ladri non erano, naturalmente, le testine, ma i contatti contenuti all'interno: rame, berillio, bronzo fosforoso e platino. Metalli che, una volta recuperati, sarebbero stati poi rivenduti sul mercato nero.

I furti, però, avevano causato gravi disagi sia ai privati sia a pubblici servizi: quelle testine di plastica, infatti, contenevano i terminali di 2.800 utenze telefoniche fisse. E, una volta asportate, avevano causato, di conseguenza, malfunzionamenti e interruzioni sulle linee.

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