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Rissa tra vicini da casa, in 4 spaccano la faccia ad una donna con pietre e bottiglie

Una rissa nata per futili motivi tra vicini di casa si è conclusa con una donna finita in ospedale in codice rosso, due feriti e quattro fratelli arrestati.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Quattro arrestati, due feriti e una donna finita in ospedale in codice rosso: è il bilancio di una violenta lite condominiale avvenuta ad Arpino di Casoria, nell'hinterland napoletano. Gli arrestati sono tutti fratelli tra i 21 ed i 29 anni, accusati a vario titolo di tentato omicidio, lesioni personali aggravate, violazione di domicilio e danneggiamento. La persona finita in ospedale è invece una donna di 61 anni, finita in codice rosso ricoverata in ospedale. Feriti anche il marito e la figlia, fortunatamente in condizioni non gravi: se la caveranno con cinque giorni di prognosi.

Tutto ha avuto origine in seguito ad una violenta lite condominiale, scoppiata lo scorso 7 novembre in un appartamento di edilizia popolare su via Giovanni Pascoli: quattro fratelli di 21, 22, 27 e 29 anni (due dei quali già noti alle forze dell'ordine) hanno avuto una discussione con un'altra famiglia, composta da padre, madre e figlia. Discussione degenerata pare per futili motivi e diventata di lì a poco rissa prima e aggressione poi: ad avere la peggio è stata proprio la donna 61enne, colpita al volto da pietre e bottiglie di vetro. Feriti in maniera meno grave anche il marito e la figlia. Per la donna però si è dovuto ricorrere al ricovero d'urgenza in ospedale: giunta in codice rosso all'ospedale Cardarelli di Napoli per le ferite riportate, al momento non sarebbe più in pericolo di vita. Nel frattempo i quattro sono stati arrestati per tentato omicidio, lesioni personali aggravate, violazione di domicilio e danneggiamento nei confronti della donna.

Sono finiti indagati nel frattempo anche i due genitori dei ragazzi: dai controlli dei carabinieri è emerso che l'appartamento in cui risiedevano nel palazzo fosse in realtà occupato abusivamente e che fosse di proprietà del comune di Casoria, e che avessero realizzato al suo interno anche diverse "opere" abusive e che altri vicini in passato avessero subito minacce per "accettare" gli abusi edilizi che gli venivano imposti. Alla fine, tutti gli accusati sono stati anche sgomberati dall'appartamento, finito ora sotto sequestro da parte delle forze dell'ordine.

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