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Rissa in campo dopo un gol a Casapesenna, in 3 finiscono in ospedale a Caserta

Rissa in campo durante la finale playoff di Prima Categoria tra Casapesenna e Mondragone City: in tre finiscono in ospedale, gara sospesa. Indaga la polizia.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Foto di Francesco Lavanga, sindaco di Mondragone
Foto di Francesco Lavanga, sindaco di Mondragone

Una violenta rissa in campo a Casapesenna, nel casertano, durante una gara di calcio si è conclusa con tre persone in ospedale. La vicenda è accaduta durante il match tra i padroni di casa e il Mondragone City, impegnati nella finale playoff del campionato di Prima Categoria. La partita è stata sospesa, e sulla vicenda indagano ora gli agenti della Polizia di Stato della Questura di Caserta, per accertare cause e responsabilità.

Il casus belli sarebbe avvenuto dopo il secondo gol dei padroni di casa: secondo la versione del Mondragone, i padroni di casa se la sarebbero presa con il guardalinee forse per un fuorigioco segnalato, e sarebbe scattata la rissa con gli arbitri prima e con i giocatori avversari dopo. "Non è possibile andare a giocare una partita di calcio e ritrovarsi con ragazzi colpiti alla testa e al volto che sono stati medicati e portati in ospedale", ha spiegato in un video il Mondragone City subito dopo la gara. Il bilancio finale sarebbe di tre feriti portati in ospedale.

"Voglio esprimere la mia vicinanza e quella dell’intera Amministrazione al Presidente Alfredo Campoli e a tutta la nostra squadra di calcio del Mondragone City che purtroppo è stata vittima di una brutta pagina di sport", ha spiegato il sindaco mondragonese Francesco Lavanga, aggiungendo: "Il calcio è unione, passione e gioco. Deve essere inteso come strumento per costruire e non per distruggere. Purtroppo però non è sempre così. Questo pomeriggio (sabato 4 maggio, ndr) infatti i nostri ragazzi sono stati aggrediti a Casapesenna mentre erano in campo a giocare la finale playoff contro i padroni di casa, certamente non un’accoglienza ideale per chi ama veramente questo sport. Saranno accertate le responsabilità da parte delle Autorità preposte ma è importante ribadire che simili episodi devono essere sempre condannati con forza e soprattutto devono essere respinti da parte di tutti. I nostri ragazzi oggi hanno lottato in campo e hanno cercato di rappresentare l’essenza dello sport che è agonismo e mai violenza", ha concluso Lavanga.

Non è di questo avviso però il Casapesenna Calcio, che in una nota ha dato la propria versione dei fatti, fornendo una versione diversa di quanto accaduto:

In merito alla sospensione della partita di ieri tra Casapesenna e Mondragone City, finale play off di prima categoria, vogliamo fare un po' di chiarezza: al minuto 13′ del primo tempo supplementare il Casapesenna con una splendida ripartenza segnava il 2 a 0. Nei festeggiamenti per la realizzazione del gol venivano fortuitamente a contatto il mister locale e l'assistente di linea, il quale subito richiamava l'attenzione dell'arbitro per fare espellere l'allenatore. Da quel momento dalla panchina del Mondragone si alzavano diversi dirigenti e calciatori che con fare minaccioso si avvicinavano al guardalinee credendo che avesse segnalato qualche irregolarità nel gol appena realizzato (si trattava del secondo assistente, quindi nell' altra metà campo e non era di sua competenza segnalare eventualmente il fuorigioco come volevano gli ospiti). In particolare il numero 8 del Mondragone si avvicinava alla panchina locale con atteggiamenti non proprio amichevoli scatenando una rissa e provocando la sospensione della partita.

Ora la palla passa, virtualmente, alla terna arbitrale: il Giudice Sportivo si esprimerà in base al referto arbitrale, mentre la Polizia di Stato sta raccogliendo tutti gli elementi del caso e non è escluso che possano arrivare Daspo da una parte e squalifiche dall'altra una volta che saranno accertati i fatti.

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