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Rischia di perdere i soldi del buono fruttifero postale per un errore allo sportello

La burocrazia rischiava di costar cara ad un risparmiatore di Frattamaggiore. La surreale vicenda si è risolta grazie a Federconsumatori Campania.
A cura di Redazione Napoli
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Quando si parla di buono fruttifero postale occorre contestualizzare. Trattandosi di risparmio su molti anni, i buoni fruttiferi sottoscritti decenni fa alle Poste e magari in filiali dove carta e penna la facevano ancora da padrone rispetto al computer,  sono più soggetti ad anomali ed errori. È il caso che  Federconsumatori Campania ha risolto a Frattamaggiore: un uomo nel 2000 aveva stipulato un buono fruttifero da 500 euro, ma allo sportello hanno applicato solo un adesivo a quello a termine di 18 mesi.

Questa "disattenzione" di 24 anni fa rischiava di costare ben 1.500 euro a un uomo dell'area a Nord di Napoli che nell’agosto del 2000 aveva stipulato un buono fruttifero trentennale di 500 euro. Al momento di incassarlo, però, la beffa: tale buono non sarebbe stato riscuotibile in quanto lo stesso non presentava timbro e firma sull’adesivo apposto "alla meglio" che di fatto trasformava il titolo in ordinario, di fatto prolungando il termine di scadenza rispetto ai 18 mesi originari.

La surreale vicenda si è risolta grazie a Federconsumatori Campania che – attraverso alla mediazione dei suoi legali – è riuscita ad ottenere la conversione di questo buono in un buono ordinario serie Z come originariamente indicato, permettendo così allo sventurato investitore di recuperare il triplo della cifra originariamente versata.

Il presidente della Federconsumatori Campania Giovanni Berritto spiega:

Si tratta  di altri tempi e altre Poste, quando le follie di una burocrazia irresponsabile finivano per minare alla base i diritti dei consumatori. Il caso in questione è emblematico: una mancanza del dipendente postale avrebbe negato un diritto a un utente e un ammanco di non poco conto.

Siamo felici invece  di constatare che, grazie al nostro lavoro e le battaglie comuni alla nostra associazione, ormai la rotta stia cambiando. Sappiamo che c’è ancora da fare, ma riconoscere il diritto di chi ha subito un torto prima di qualsiasi quisquilia tra cavilli e intoppi burocratici è una vittoria importante.

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