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Riapertura scuola 24 novembre in Campania, il Tar dà ragione a De Luca: “Ordinanza legittima”

Ok dal Tar alla riapertura delle prime elementari e delle scuole dell’infanzia martedì 24 novembre prossimo. Il tribunale amministrativo, con due diversi decreti pubblicati oggi, ha respinto i ricorsi di alcuni genitori contro l’ordinanza della Regione Campania che ha disposto la riapertura delle scuole per la prossima settimana.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Ok dal Tar Campania alla riapertura delle prime elementari e delle scuole dell'infanzia martedì 24 novembre prossimo. Il tribunale amministrativo, con due diversi decreti pubblicati oggi, ha respinto i ricorsi di alcuni genitori contro l'ordinanza della Regione Campania che ha disposto la riapertura delle scuole per la prossima settimana. Apertura prevista peraltro dal Dpcm del 3 novembre anche per le aree rosse per le elementari, le scuole d'infanzia e le prime medie. Solo in Campania, infatti, le scuole primarie sono ancora chiuse per una ordinanza della giunta De Luca, che ha fissato per martedì prossimo la riapertura limitatamente alle scuole da zero a 6 anni e alle classi prime elementari. Una decisione che non è piaciuta ad alcuni genitori che hanno fatto ricorso. Per i giudici amministrativi, però, il dispositivo della giunta De Luca è legittimo.

I giudici: "Legittima l'ordinanza di De Luca"

Con i decreti numero 2153/2020 e 2161/2020, il TAR della Campania ha respinto i ricorsi proposti da altrettanti gruppi di genitori contro l'Ordinanza regionale n.90/2020, con la quale è stata programmata a partire dal 24 novembre prossimo la graduale ripresa delle attività didattiche in presenza nelle scuole della Campania, previo screening sul personale docente e non docente e sui bambini e relativi familiari.

Il Tribunale ha affermato "la legittimità dell'Ordinanza impugnata, tenuto conto che la stessa, nel quadro di persistente emergenza sanitaria – vieppiù aggravata per la Regione Campania, nelle more inserita in cosiddetta “zona rossa” – intende corrispondere proprio alle esigenze manifestate dai genitori, anche nell’interesse dei figli minori, di rapida ripresa delle attività “in presenza” ed individua, allo scopo, un percorso necessariamente caratterizzato da gradualità e prudenza, accompagnato da ulteriori misure cautelative allo stesso preordinate (screening volontario preventivo su auspicabilmente ampia platea di personale docente e non docente personale impiegato nella scuola, monitoraggio e successiva valutazione dei dati relativi all’andamento della curva epidemiologica). Il provvedimento regionale contempera con equilibrio e ragionevolezza – secondo il TAR- il carattere prioritario del diritto alla salute dei cittadini con le esigenze rappresentate dai ricorrenti".

Ritardi sui tamponi, l'ira dei genitori

I genitori intanto chiedono chiarezza sulle procedure per fare i tamponi ai figli, non obbligatori, ma raccomandati dalla Regione Campania, dopo le difficoltà registrate nel funzionamento del numero verde, istituito martedì, fino a oggi. Alcune mamme chiedono in questa situazione di proseguire con la Didattica a Distanza per chi non riesce a fare il tampone. Mentre sui social stanno nascendo gruppi di genitori che hanno paura di dover rimandare i figli a scuola perché i numeri del contagio da Covid-19 "sono ancora alti" e lanciano la campagna #il24scuolechiuseincampania. Sui social, ogni giorno, immediatamente dopo la pubblicazione sui profili ufficiali della Regione Campania e del presidente Vincenzo De Luca, le mamme e i papà che hanno aderito all'iniziativa, scrivono un unico commento, in massa: #il24scuolechiuseincampania. Un fash mob, nelle intenzioni degli organizzatori, nel pieno rispetto delle norme anticovid e delle misure restrittive previste per la zona rossa. Sperano, così facendo, di convincere De Luca a tenere chiusi gli istituti. Il gruppo creato su Facebook si chiama "Tuteliamo la salute dei nostri figli" e conta circa 19mila adesioni.

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