Restyling dei Ponti Rossi, c’è l’ok della Soprintendenza: lavori entro 8 mesi, costano 2,3 milioni

Ok della Soprintendenza ai Beni Culturali per il restyling dell'acquedotto romano dei Ponti Rossi a Napoli. Il progetto esecutivo, anticipato da Fanpage.it, prevede la ridefinizione di una nuova piazza e di un parco pubblico urbano con panchine, alberi e fontana. Via Nicolini sarà parzialmente ristretta, una parte della strada diventerà pedonale. Mentre resterà transitabile quella a sinistra, provenendo da piazza Ottocalli. La nuova illuminazione e la riorganizzazione degli spazi miglioreranno la visibilità del monumento. I lavori costeranno 2,3 milioni di euro, già finanziati dalla Città Metropolitana, nell'ambito di un accordo quadro.
Quando partono i lavori dei Ponti Rossi
La conferenza dei servizi è terminata con l'autorizzazione a procedere, a quanto apprende Fanpage.it da fonti accreditate. Ora manca solo il passaggio della commissione di verifica, che è esterna al Comune. Si presume che la commissione possa impiegare dai 6 agli 8 mesi circa, per completare la valutazione. Come detto, non sarà necessario attendere i tempi della gara di appalto, perché si tratta di un accordo quadro già bandito dall'ufficio Patrimonio e i lavori verranno affidati direttamente alle ditte selezionate. Si tratta della "procedura aperta di Accordo Quadro indetta dal Servizio Tecnico Patrimonio con la determina dirigenziale 9 del 9 novembre 2022, aggiudicata con la determina dirigenziale 36 del 20 marzo 2023.
"I Ponti Rossi – spiega a Fanpage.it Regina Aluzzi, consigliera delegata al progetto della III Municipalità Stella-San Carlo all'Arena – diventeranno un luogo di aggregazione che mancava nella zona, priva di una piazza. Si è pensato anche ad un nuovo impianto per raccogliere la pioggia con due vasche, che saranno poste lateralmente alla strada. Convoglieranno le acque che solitamente arrivano da via Ponti Rossi a cascata allagando la piazzetta. In questo modo elimineremo i rischi di dissesto idrogeologico. Il progetto ha già ricevuto anche l'autorizzazione della Soprintendenza. Sono felice di aver seguito dall'inizio questo Progetto che ho seguito e visto crescere mentre prendeva forma, grazie alla delega speciale ai Ponti Rossi che ho ricevuto dal presidente Fabio Greco. Sono anche io una abitante dei Ponti Rossi e insieme alle associazioni di quartiere, al mio collega Gabriele Petagna e al Consigliere comunale con delega a città metropolitana Salvatore Flocco, abbiamo lavorato con passione per migliorare la vita degli abitanti del quartiere".

Cosa prevede il rifacimento dei Ponti Rossi
Il progetto dei Ponti Rossi è diviso in 5 aree. Eccole tutte di seguito:
AREA 1
- Realizzazione di una fascia alberata e di una zona verde con essenze arbustive e tappezzanti a bassa manutenzione, per migliorare la qualità ambientale e paesaggistica.
- Installazione di nuove sedute ombreggiate, progettate per garantire comfort e fruibilità durante le stagioni più calde.
- Ricollocazione dell’edicola commerciale, oggi addossata al monumento, al fine di valorizzare il fronte monumentale e migliorare la percezione dello spazio.
- Riorganizzazione dell’area per la raccolta differenziata, posizionata in modo più discreto e funzionale al servizio della piazza.
AREA 2
La sistemazione dell’Area 2 definisce lo spazio di accesso all’area verde e al percorso archeologico dell’acquedotto, offrendo una nuova possibilità di fruizione del monumento, finora chiuso all’interno dell’area privata del complesso residenziale “La Grande Piazza” progettato da Aldo Loris Rossi. Vi troveranno posto lo spazio per la sosta e l’incontro, concepito come una “stanza a cielo aperto” in continuità visiva e funzionale con la piazza.
- Realizzazione di un nuovo accesso all’area verde e al percorso archeologico dell’acquedotto, con ingresso dal parco residenziale di via Nicolini 68.
AREA 3
L’intervento nell’Area 3 introduce una nuova fontana pubblica che richiama la funzione originaria dell’acquedotto, restituendo valore simbolico e identitario all’acqua. Nella pavimentazione stradale è tracciato il segno della diramazione nord dei resti del ponte scomparso, a memoria della configurazione storica del manufatto. Lo spazio, è definito da sedute e da un albero di pregio.
- Installazione di una nuova fontana, elemento simbolico che valorizza il tema dell’acqua come bene pubblico e richiama la funzione originaria dell’acquedotto romano.
- Messa a dimora di un albero di pregio, posto a segnare il margine dell’area verso la strada e a rafforzare la percezione del luogo.
- Realizzazione di un’area di sosta e incontro, con sedute e una panca integrata nel disegno urbano.
AREA 4
- Realizzazione di un giardino pubblico attrezzato, concepito come spazio verde aperto alla cittadinanza e come luogo di valorizzazione del monumento dell’acquedotto romano.
- Creazione di percorsi pedonali accessibili, sedute e punti di sosta che favoriscono una fruizione inclusiva e sicura per bambini, anziani e persone con disabilità, rendendo l’area pienamente accessibile e accogliente.
- Il giardino si configura come luogo di incontro, socialità e benessere, capace di promuovere l’interazione tra generazioni e di offrire spazi ombreggiati e aree di relax a scala di quartiere.
- L’intervento contribuisce a integrare il monumento nel tessuto urbano, trasformandolo in un elemento vivo del paesaggio e in un punto di riferimento identitario e culturale per la comunità.
AREA 5
- Riqualificazione del tratto stradale con ripristino del basolato vesuviano originario.
- Integrazione di nuove caditoie per il corretto drenaggio delle acque meteoriche.
- Riorganizzazione della viabilità mediante deviazione del traffico pesante dal tratto monumentale, supportata da una segnaletica dedicata prima dell’area archeologica.
- Sostituzione degli autobus esistenti con mezzi a lunghezza ridotta, per migliorare la manovrabilità e ridurre l’impatto sul monumento.
- Introduzione di limiti di velocità ridotti (30 km/h) in prossimità del sito monumentale, segnalati in modo chiaro e visibile.