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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Reddito di cittadinanza sospeso, De Luca: “Non si cancella la povertà con un Sms”

De Luca: “Sussidi per i poveri veri. No a fenomeni speculativi e parassitari. Ma questa cosa andava preparata meglio perché queste famiglie hanno avuto la sensazione di aver perduto tutto”
A cura di Pierluigi Frattasi
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"Credo sia stato un intervento sbagliato da parte del governo inviare un Sms per informare decine di migliaia di persone che da inizio agosto non avranno un aiuto. È un trauma sociale che avremmo dovuto fare di tutto per evitare. È chiaro che si sapeva questa scadenza, ma quando parliamo di famiglie e persone non possiamo usare l'algoritmo o l'Sms, bisogna fare un lavoro di preparazione". Non le manda a dire il governatore della Campania Vincenzo De Luca, che entra a gamba tesa nel dibattito sulla sospensione del Reddito di Cittadinanza nel mese di agosto per alcune categorie di beneficiari. A Napoli il provvedimento riguarda circa 22mila famiglie e sono già scoppiate proteste e tensioni.

De Luca: "Sussidi per i poveri veri, ma no ai parassiti"

Il governatore della Campania ne ha parlato oggi, a margine di un'iniziativa sul nuovo progetto di riqualificazione dello Stadio Collana. Sul RdC, per De Luca, "dobbiamo lavorare su due linee: la solidarietà per la povera gente vera e la trasparenza. Dobbiamo correggere alcune distorsioni registrate, fenomeni speculativi e parassitari vanno cancellati. Questo intervento del Governo esclude famiglie con minori a carico, persone con 65 anni e disabili. Ma questa cosa andava preparata meglio perché queste famiglie hanno avuto la sensazione di aver perduto tutto. Poi ci sono due criticità: il Governo dice interrompiamo il Rdc, chi viene escluso si deve rivolgere ai servizi sociali del comuni. Teoricamente è corretto, ma abbiamo una condizione dei Comuni da disperazione, manca il personale essenziale a volte. Così orientiamo le persone verso il nulla".

Quindi aggiunge:

Poi c'è il ruolo in terza fase dei centri per impiego che devono impegnarsi a fare accordi di servizi e di formazione per i giovani che vogliono partecipare. Anche qui per un verso c'è un aiuto, chi accetta riceve 350 euro, ma dobbiamo sapere che diventa poi problematico dare il lavoro. È una problematica che va gestita con rigore ma con sensibilità. Non possiamo avere rapporti con le famiglie come se fossero oggetti. Manteniamoci tranquilli, evitiamo esasperazioni ma apriamo al dialogo. Oggi per via informatica, possiamo sapere prima di mandare i telegrammi quali sono le famiglie che possono avere un aiuto fino al 31 dicembre. Usiamo le tecnologie.

Infine, De Luca conferma la sua ricetta sul tema:

Sul Rdc va fatta una selezione corretta, vera e non finta, della povera gente. Oggi abbiamo la possibilità, usando servizi sociali comunali, piano sociali di zona, Inps, di avere tutte le informazioni disponibili per avere un numero certo della povera gente vera a cui va garantito un reddito minimo. Non possiamo lasciare centinaia di migliaia di persone alla disperazione. Poi bisogna pensare alla formazione che va retribuita con un contributo anche minimo. Ma mentre con gli Its c'è certezza del lavoro per quella generica ci sono dei dubbi.

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