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Ragazzino alla guida della Circum, il video finisce in Rete. L’Eav: “La cabina era disattivata”

Un giovane nella cabina di guida della Circumvesuviana: le immagini finiscono in Rete, ma l’EAV si difende, spiegando che “la cabina era disattivata”, e che i comandi si trovavano in un altro vagone rispetto a quello che si vede nelle immagini. Ma il giovane è stato comunque denunciato. Proprio ieri il rapporto Pendolaria 2021 aveva inserito ancora una volta la Circum tra le linee ferroviarie peggiori d’Italia.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un ragazzino alla guida della Circumvesuviana, il tutto ripreso da alcuni amici che poi pubblicano il video in Rete. Le immagini, accompagnate dalle voci dei giovani e quel grido "stiamo volando!" mentre sono nella cabina di guida della Circumvesuviana, hanno fatto immediatamente il giro della Rete, causando un mare di polemiche e l'ennesima bufera contro la linea ferroviaria che proprio ieri, nel rapporto Pendolaria 2021, è stata inserita tra le peggiori linee ferroviarie d'Italia per l'ennesimo anno consecutivo, assieme alla linea Cumana (anch'essa gestita dall'Ente Autonomo Volturno).

Poche ore dopo la diffusione del video è stato proprio Umberto De Gregorio, presidente dell'EAV, a spiegare che si trattava di "una cabina disattivata, in quanto si tratta di un treno a doppia carrozza, dove il comando di tutto il treno è nella cabina inferiore". Di fatto, insomma, non ci sarebbero stati pericoli per il veicolo e per l'incolumità dei viaggiatori. Ma il gesto in sé, per di più pubblicato sui social, ha lasciato davvero interdetti i più e generato non poche polemiche.

"Stiamo sporgendo denuncia alle forze dell'ordine", ha aggiunto ancora De Gregorio, "credo che il ragazzo sarà individuato a breve. Non si può derubricare il fatto ad una bravata, ci auguriamo misure forti ed esemplari per lui e per chi ne ha la responsabilità genitoriale". Ma il presidente dell'EAV respinge al mittente ogni accusa riguardo la scarsa sicurezza nelle stazioni ed a bordo dei treni della Circumvesuviana. "Abbiamo telecamere ovunque, quando qualcuno viene individuato cosa succede? Lancio di pietre, atti osceni in luogo pubblico, vandalismo: purtroppo troppo spesso non succede nulla a chi compie questi atti", ha concluso, "e cosi facendo vince il senso di impunità. I controlli preventivi ovunque sono impossibili. Serve maggiore severità per chi viene beccato per favorire la cultura del rispetto e della legalità".

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