Ragazza di 12 anni morta, il sindaco di Marcianise: “Trauma enorme per tutti”. Fiaccolata degli studenti della “Calcara”

La morte della bambina di 12 anni a scuola è stata una tragedia enorme per Marcianise, comune di circa 40mila abitanti della provincia di Caserta. "So che i compagni di classe stanno organizzando una fiaccolata – dice a Fanpage.it il sindaco Antonio Trombetta – Se ci sarà proposto, noi, come Comune, daremo il massimo supporto, perché è una iniziativa che condividiamo. Inoltre, stiamo pensando di istituire anche una giornata di lutto. Ho parlato con gli insegnanti, che hanno smentito categoricamente segnali di bullismo a scuola".
All'indomani del tragico incidente, la comunità è sconvolta e si interroga su cosa sia potuto succedere. L'incidente è avvenuto ieri mattina, giovedì 13 novembre, attorno alle 10, quando le lezioni erano ancora in corso e mancava una manciata di minuti alla campanella della pausa. La studentessa di 12 anni si è alzata dal banco e ha chiesto di uscire. In classe non è più tornata. È stata ritrovata senza vita all'esterno della scuola media "Calcara". Caduta dal secondo piano, per motivi in corso di accertamento. Sulla vicenda indaga la Procura di Santa Maria Capua Vetere, che ha aperto un fascicolo contro ignoti. Sul banco della bimba è stato ritrovato un biglietto con la scritta: "Mi dispiace". Per questo la pista del gesto estremo, ad ora, sembra la più accreditata. Ma non l'unica. Il sindaco Trombetta è stato tra i primi ad arrivare nell'istituto, dopo la tragedia.
Sindaco, ha parlato con la preside della scuola dopo quanto accaduto?
Le ho parlato ieri. Sono andato a trovarla a scuola e abbiamo concordato della necessità di un intervento articolato in termini di supporto psicologico. Voglio ringraziare anche l'Asl di Caserta che su mia sollecitazione ha inviato dei neuropsichiatri infantili, una equipe che si è affiancata agli psicologi comunali. La Polizia Municipale si è messa a disposizione. Abbiamo fatto tutto quanto si poteva anche nei confronti della famiglia.
Ci sono segnali di un allarme bullismo a Marcianise tra giovanissimi?
Non mi risulta. Ho parlato con qualche insegnante che l'ha escluso in maniera categorica. Personalmente, non ne sono a conoscenza e quindi non posso escluderlo del tutto.
L'amministrazione intraprenderà delle azioni a tutela degli studenti?
Abbiamo inviato un team di psicologi a scuola e da lunedì avvieremo un progetto di collaborazione per assistere i bambini della scuola. I quali chiaramente hanno vissuto un trauma di non poca entità. Non abbiamo ancora contattato la famiglia, che si è giustamente chiusa nel suo dolore, cosa che comprendiamo benissimo e che rispettiamo. Non credo che sia questo il momento per avere interlocuzioni. Ma è chiaro che siamo presenti e lo saremo sempre.
Da padre, oltre che da sindaco, cosa si sente di dire agli adolescenti?
I ragazzi oggi sono particolarmente fragili. Parliamo di bambini che evidentemente si trovano di fronte ad una vita che è diventata estremamente complicata. Quando io avevo 11-12 anni mi interfacciavo con i miei compagni di classe e finiva lì. Oggi invece questi contatti si sono moltiplicati per la presenza dei social. C'è una connessione enorme. Ma tutte queste connessioni sono virtuali e noi genitori non sappiamo quasi nulla di quello che accade lì. Una riflessione andrebbe fatta in termini generali, sull'uso che i bambini fanno dei social, a prescindere da questo episodio.