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Quando apre il Museo di Totò al rione Sanità: le prossime tappe a partire dal 2026

Museo di Totò a Napoli. I tempi dell’apertura. Greco: “La convenzione per il comodato d’uso dei locali tra Regione e Comune scade a febbraio. Va rinnovata. Poi i lavori e l’affidamento”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Quando apre il Museo di Totò a Napoli? La città aspetta da 25 anni. In tanti se lo chiedono. La location è  confermata al Palazzo dello Spagnuolo al Rione Sanità. Splendido edificio Settecentesco con lo scalone ad ali di falco in via Vergini, a due passi da via Santa Maria Antesaecula dove Totò, nome d'arte del principe Antonio de Curtis, nacque nel 1898. Tra un paio d'anni ricorrerà il 130esimo anniversario. Il progetto del Museo alla Sanità risale al duemila, sono trascorsi 25 anni. I due ostacoli che bloccavano l'opera, quest'anno, sono stati superati: la Soprintendenza ha approvato la realizzazione dell'ascensore che porterà i visitatori ai locali del terzo e quarto piano, dove sarà allestito il museo, e il consiglio comunale, la settimana scorsa, ha approvato l'acquisto dei locali al piano terra, dove sarà l'accesso all'ascensore e probabilmente l'area accoglienza con la biglietteria. I soldi per la trasformazione ci sono: 855mila euro finanziati dalla Città Metropolitana.

La convenzione per il Museo di Totò scade a febbraio: va rinnovata

Tutto pronto per partire? Non ancora. Perché tra pochi mesi, il 16 febbraio prossimo, scadrà la convenzione 25ennale tra il Comune di Napoli e la Regione Campania per la concessione in comodato d'uso gratuito dei locali al terzo e quarto piano, che sono di proprietà di palazzo Santa Lucia. "Bisogna rinnovare con urgenza la Convenzione tra i due enti – spiega a Fanpage.it Fabio Greco, presidente della III Municipalità Stella-San Carlo all'Arena, che si è battuta in questi anni per la realizzazione del Museo. Una formalità, poi siamo pronti per partire con i lavori che contiamo di chiudere entro l'inizio del 2027. L'anno prossimo sarà decisivo".

L'idea di dedicare uno spazio esclusivo a Totò, artista poliedrico di livello internazionale, ma anche intellettuale e uomo di cultura, nacque nel 2000 per volontà della figlia Liliana de Curtis. Liliana purtroppo è scomparsa nel 2022 senza veder realizzato il suo sogno. L'eredità del progetto è ricaduta sulla nipote di Totò, Elena Anticoli de Curtis, che oggi presiede l'Associazione Antonio De Curtis, che poi fornirà i cimeli e gli oggetti per l'esposizione.

"Siamo al punto di arrivo – commenta Greco – qualche mese fa abbiamo rischiato che il Museo non si facesse più. In questi anni la realizzazione del Museo è stata bloccata dal problema delle barriere architettoniche. Doveva essere installato un ascensore in una vanella del palazzo dello Spagnuolo – che è vincolato – in via Vergini al Rione Sanità. Per fortuna, la Municipalità e l'ufficio comunale patrimonio si sono mossi per tempo, quando sono venuti a conoscenza che la vanella era privata. Il Comune con l'ufficio Cultura è riuscito ad avere il parere favorevole della Soprintendenza. La Città Metropolitana ha rifinanziato l'opera con 850mila euro. Ora abbiamo la possibilità di realizzare l'ascensore. Stiamo attendendo il rinnovo della Convenzione con la Regione per far partire i lavori. Speriamo che per fine 2026 e inizio 2027 potremo aprire il Museo".

Chi lo gestirà? "Questa è la seconda fase – conclude Greco – La decisione sarà assunta in collaborazione con l'associazione De Curtis. Ci sarà probabilmente un bando. Noi abbiamo proposto il Mann, che potrebbe fare un biglietto cumulativo. Ma qui ci sono anche tante coop. Si farà un avviso e si vedrà".

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