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Prof alla Federico II e consulente: Cascetta condannato, deve restituire 600mila euro

Il professor Ennio Cascetta, ex assessore regionale ed ex consulente del ministero delle Infrastrutture, dovrà restituire alla Federico II quasi 600mila euro per compensi indebitamente percepiti: era stato pagato per consulenze come ingegnere mentre era inquadrato come docente ordinario nella stessa università.
A cura di Nico Falco
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Il professor Ennio Cascetta, docente della Federico II ed ex assessore regionale, dovrà restituire quasi 600mila euro per compensi per consulenze in qualità di ingegnere percepiti indebitamente. Lo ha stabilito la Sezione Giurisdizionale Regionale per la Campania, che ha condannato Cascetta al pagamento della somma di 569.640,77 in favore dell'Università degli Studi Federico II di Napoli e al pagamento delle spese di sentenza in favore dell'Erario. Cascetta, professore della Federico II (in aspettativa) e presidente della società Metropolitana di Napoli Spa, e già consulente, per il precedente Governo, del ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio, nel luglio 2019 aveva ricevuto un invito a dedurre dalla Corte dei Conti nell'ambito di una inchiesta contabile culminata nel sequestro conservativo di beni per quasi 900mila euro, corrispondenti al presunto danno erariale ricostruito e quantificato dalla Guardia di Finanza.

Secondo la tesi degli inquirenti il professionista, dall'anno 2012 all'anno 2015, pur essendo docente ordinario a tempo pieno, aveva percepito indebitamente compensi come consulente in qualità di ingegnere, in assoluta incompatibilità col proprio status. Circa un mese dopo le ispezioni nella Federico II, Cascetta aveva intestato i propri beni ai figli; secondo le Fiamme Gialle è possibile che il professore fosse venuto a conoscenza dell'indagine e che avesse provato a evitare il sequestro in questo modo.

Dopo il provvedimento di sequestro conservativo Cascetta si era detto "sorpreso e amareggiato" e aveva parlato di "una contestazione palesemente infondata come dimostrato anche dall'accertamento condotto sul punto dalla stessa Università Federico II, soggetto particolarmente titolato per riconoscere la natura prettamente scientifica dell’attività da me svolta e, in quanto tale, consentita dalla norma".

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