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Priscilla Drag Queen: “Le polemiche sulla mia visita al liceo un’arma di distrazione di massa”

Priscilla Drag Queen, al secolo Mariano Gallo, artista e personaggio televisivo, a Fanpage.it ha parlato delle polemiche sulla sua visita al liceo Munari di Acerra dello scorso gennaio, contro cui alcuni esponenti politici hanno puntato il dito nelle ultime ore.
Intervista a Priscilla Drag Queen
Artista e star televisiva
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Priscilla con i ragazzi del liceo Munari di Acerra. Foto per gentile concessione di Priscilla Drag Queen
Priscilla con i ragazzi del liceo Munari di Acerra. Foto per gentile concessione di Priscilla Drag Queen

Dopo la polemica mossa da Lega e FdI contro l'intervento di Priscilla Drag Queen in un liceo di Acerra, in provincia di Napoli, lo scorso gennaio, ma rilanciata da alcuni esponenti locali dei partiti di governo solo nelle scorse ore, a Fanpage.it ne ha parlato la diretta interessata, la stessa drag queen Priscilla, al secolo Mariano Gallo. Artista e star televisiva, Priscilla conduce Drag Race Italia su Paramount+ ma è anche sovente ospite di diversi programmi televisivi: di recente a Sanremo, ma anche a Celebrity Chef con Alessandro Borghese, è da sempre in prima linea contro il bullismo e l'omotransfobia, oltre ad essere attivista pro-Palestina.

Priscilla, spiegaci in primis com'è nata questa tua partecipazione tanto contestata.

L'invito è arrivato direttamente dai ragazzi del liceo Munari di Acerra in occasione della settimana dello studente, che è una settimana di eventi completamente autogestita dagli studenti. Sono quindi loro che possono decidere cosa fare, di cosa vogliono parlare e di quali argomenti. E come gli altri ospiti, sono stati loro a volere me. Nel mio caso, mi è stato chiesto di parlare di transfobia, bullismo e cyberbullismo, tutti argomenti scelti dai ragazzi. Preciso, però, che tutto è sempre avvenuto alla presenza degli insegnanti e della dirigente scolastica, perché è vero che una settimana autogestita dagli studenti, ma in ogni caso devono sempre presentare la lista degli ospiti alla dirigente scolastica che deve dare il suo consenso.

Eppure, nelle ultime ore, la tua visita ha creato molto scalpore.

Guarda, inizio col dire che la prima notizia sbagliata è che io abbia parlato a studenti "dai 13 ai 17 anni". In realtà erano le classi del triennio, parliamo di studenti dai 17 ai 20 anni, perché c'era anche qualche ripetente. Inoltre, la richiesta di farmi parlare è arrivata proprio da loro, da questi studenti. E non ho incontrato assolutamente gli studenti del bienno, che hanno un'età che varia dai 13 ai 15 anni, per capirci. Quindi il fatto che io abbia parlato ai ragazzini "dai 13 ai 17 anni" è totalmente infondata.

Una tua frase, in particolare, è finita sotto i riflettori..

Sì, quella in cui dico che parte di quello che viene costruito a scuola, viene demolito a casa. Ma questa è una frase presa assolutamente fuori dal contesto. Bastava vedere il video completo del mio intervento per capire che qualche partito politico sta facendo solo facile propaganda. Stavamo parlando di alcuni casi di cronaca ben precisi, di violenza da parte dei genitori verso figli omosessuali, come la vicenda di Castellammare dove il padre aveva aggredito il figlio con una chiave inglese, o anche la ragazza picchiata sempre dal padre che aveva scoperto avesse una relazione con un'altra ragazza.

Quindi il tuo era un riferimento ben preciso..

Esatto, siccome avevamo parlato di questi due casi di cronaca, mi riferivo proprio al fatto che spesso i ragazzi si sentono più liberi ed accolti a scuola, perché fanno un lavoro di inclusione, mentre poi a casa non si sentono accolti per quello che sono veramente.

Eppure, a distanza di quattro mesi, questo tuo intervento è diventato virale.

Ti dico solo che prima di partecipare a questo incontro in liceo, avevo già avuto un altro incontro con altri studenti, quelli del triennio della Facoltà di Scienze Infermieristiche della Federico II di Napoli. Erano in cinquecento, in Aula Magna. E anche in quel caso, ci tengo a precisare, non ho fatto alcuna lezione, ma solo messo a disposizione la mia esperienza personale di persona omosessuale e di artista, ma anche di bambino bullizzato.

Ai giovani che ancora vengono bullizzati perché considerati "diversi", cosa vorresti dire?

Che l'ho vissuto anche io trent'anni fa. E che si può uscire da tutta questa sofferenza.

E sul perché tutto questo sia venuto fuori a distanza di quattro mesi, che idea hai?

Armi di distrazione di massa: siccome il Governo non ha mantenuto nessuna delle promesse che ha fatto in campagna elettorale, per distrarre l'elettorato dai problemi concreti del nostro Paese.

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