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Pompei, Grazia morta dopo un volo dal quarto piano: oggi avrebbe compiuto 24 anni

Col passare delle ore si fa più chiara la dinamica della morte della 23enne, deceduta ieri a Pompei, in provincia di Napoli. In un primo momento si era ipotizzato ad una aggressione sessuale, ma gli elementi raccolti dagli investigatori fanno propendere per la pista del suicidio: Grazia si sarebbe ferita con un paio di forbici e si sarebbe lanciata dal quarto piano.
A cura di Nico Falco
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Le caviglie spezzate, il bacino e le anche fratturate, tagli sull'addome. Ferite che in un primo momento avevano portato gli investigatori a ritenere che fosse stata uccisa, forse anche seviziata. Ma le indagini sembrano destinate a confermare una verità diversa, anche se non meno terribile: Grazia, la ragazza di Pompei morta ieri dopo una corsa disperata in ospedale, si è suicidata; oggi sarebbe stato il suo compleanno, avrebbe compiuto 24 anni.

Ipotesi stupro, poi la verità: è stato suicidio

Ma facciamo un passo indietro, al tardo pomeriggio di ieri, 29 aprile. Pompei, grosso centro della provincia di Napoli, Prima Traversa di via Carlo Alberto, a pochi passi dal Santuario della Madonna. Una strada stretta, che si incunea tra due file di condomini. È proprio accanto ad uno di questi, sulla discesa che porta ad un garage, che un residente trova il corpo agonizzante della ragazza. Chiama i soccorsi, l'ambulanza arriva poco dopo e riparte a sirene spiegate verso l'ospedale di Castellammare di Stabia, dove purtroppo la giovane muore poco dopo.

Il primo referto dei medici è agghiacciante: ha le caviglie spezzate e dei tagli sull'addome, varie escoriazioni. Ferite tipiche di una caduta da parecchi metri, ma gli investigatori non escludono nulla, la pista più probabile sembra quella dell'aggressione, probabilmente sessuale, avvenuta in uno degli appartamenti del palazzo.

La ricostruzione dei fatti

Nessuno, però, ha sentito nulla. Nessuno, tra quei condomini, ha sentito la ragazza urlare o visto qualcuno fuggire. Col passare delle ore i tasselli di quello che pare un mosaico sembrano tornare ognuno al proprio posto. Nel condominio accanto a cui è stato trovato il corpo, al quarto piano, una finestra è aperta. Ci sono un paio di forbici.

E viene fuori che la 23enne, che abitava a poche centinaia di metri, era da anni in cura per pregresse patologie psichiatriche; i tagli sull'addome, non profondi, sono associabili ad atti di autolesionismo.

Da qui, la ricostruzione che al momento viene ritenuta la più attendibile, in attesa dell'autopsia: ieri pomeriggio la ragazza avrebbe imboccato quella traversa, dove qualcuno l'avrebbe vista girare confusa, e avrebbe scelto un condominio a caso. Sarebbe salita fino al quarto piano e si sarebbe ferita all'addome con le forbici, acquistate poco prima. E si sarebbe lanciata. 

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