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Pomigliano, stop alla cittadella scolastica. Scoperte tombe romane

Bloccati da due anni per intoppi burocratici i lavori della Cittadella Scolastica di Pomigliano d’Arco: un mega-progetto da 22 milioni di euro per costruire scuole, palestre, auditorium, una piazza coperta, per oltre 15mila metri quadrati, campetti sportivi, aree verdi e parcheggi. Negli ultimi 6 mesi però una buona notizia: la scoperta di tombe dell’Antica Roma. Massimo Capuozzo (Filca Cisl): “Subito un tavolo con l’ex Provincia per tutelare l’archeologia e far ripartire il cantiere”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Sono fermi da due anni i lavori della Cittadella Scolastica di Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, bloccati da lungaggini burocratiche. Un mega-progetto da 22 milioni di euro per costruire scuole, palestre, auditorium, una piazza coperta, per oltre 15mila metri quadrati, campetti sportivi, aree verdi e parcheggi. Il contratto con l’azienda è stato firmato il 27 dicembre 2018, la cittadella, la prima dell’area metropolitana di Napoli, doveva essere pronta entro la fine del 2020. Ma i lavori sono fermi al palo per problemi di carattere burocratico.

Nell'ultimo periodo, però, è avvenuta anche una buona notizia, la scoperta di tombe risalenti probabilmente all'Antica Roma nella zona del cantiere. La necessità di effettuare gli approfondimenti scientifici, obbligatori per legge, avrebbe avuto come conseguenza, però, secondo i sindacati edili, di rallentare in parte ulteriormente i lavori. I sindacati adesso chiedono chiarimenti: “Denunciamo per l'ennesima volta – commenta Massimo Capuozzo, responsabile area Nord Filca Cisl Campania – ritardi per l'avvio delle opere pubbliche legate prima di tutto alla burocrazia, all’incapacità di decidere e prendere decisioni. Mentre da più di 6 mesi a rallentare in parte le operazioni c'è anche l'intervento dell'archeologia, a causa del recente ritrovamento di tombe che risalgono al periodo Romano. Ben vengano gli studi archeologici ma si trovi una soluzione per far partire anche il cantiere”.

La cittadella scolastica dovrebbe sorgere in via Nazionale delle Puglie a Pomigliano. Si tratta di un investimento importante per Città Metropolitana di Napoli, da circa 22 milioni di euro, di cui 17 milioni di lavori. Il progetto prevede la costruzione di quattro edifici destinati a due Istituti scolastici, suddivisi in biennio e triennio, di una palestra coperta ed un auditorium collegati tra loro da un “forum”: una vera e propria piazza coperta che rappresenterà uno spazio comune. È prevista anche la costruzione di un campetto all’aperto con relativi spalti, aree di verde ed un parcheggio. Si conta di costruire 102 aule normali e 20 speciali per una superficie di oltre 15mila metri quadrati. La palestra coperta avrà al piano terra un campo di basket e due campi di pallavolo oltre che 2 blocchi di servizi e docce (uno per Istituto). Il primo piano, invece sarà costituito da due sale ginniche. L’area sportiva scoperta sarà composta da un campo di basket ed uno di pallavolo. L’auditorium avrà anche una platea con 200 posti, un palco un backstage, servizi igienici e 2 biblioteche. La realizzazione della cittadella consentirebbe poi all’ex provincia di dismettere fitti passivi per circa un milione all’anno.

“L'archeologia – spiega Massimo Capuozzo (Filca Cisl) – deve fare la sua parte, ma ritengo che in simbiosi con l'archeologia si possa mettere a punto un’organizzazione che dia la possibilità anche all'azienda che si è aggiudicata i lavori di partire, di iniziare un percorso produttivo. Ci auguriamo che la Città Metropolitana di Napoli intervenga al più presto per accelerare le procedure di ripartenza lavori. È inammissibile che dal 2019, da quando è stata inaugurata l'opera a tutt'oggi si sia ancora in alto mare. La Filca Cisl, insieme alle altre due organizzazioni sindacali Fillea e Feneal, ha già fatto due riunioni con il responsabile di cantiere. Nei prossimi giorni chiederemo un tavolo con la Città metropolitana per far luce su questa vicenda”.

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