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Piana del Sele, sequestrate 8 aziende bufaline su 20: animali maltrattati, liquami nel terreno

La Guardia di Finanza di Salerno sta svolgendo una serie di controlli nelle aziende bufaline che si trovano vicino agli affluenti del Sele. Otto di queste sono state sequestrate: scoperte irregolarità nello smaltimento dei liquami ma anche allevamenti dove gli animali venivano maltrattati, chiusi in box troppo stretti e senza acqua.
A cura di Nico Falco
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I liquami venivano scaricati direttamente nei canali consortili, contaminavano le acque circostanti e insieme a quelle finivano direttamente in mare. Sugli stessi terreni, discariche con rifiuti di ogni genere: ferro arrugginito, plastica, scarti provenienti dai campi coltivati a ortaggi. Tutto senza nessun tipo di controllo. E, in qualche caso, gli animali dell'allevamento venivano anche maltrattati: in box troppo stretti anche per muoversi e lasciati senza acqua. È la situazione che hanno scoperto i finanzieri del Comando Provinciale di Salerno con l'operazione "Sele pulito", che ha portato al sequestro di 8 allevamenti bufalini dei 20 ispezionati dall'inizio dell'anno.

I controlli sono stati effettuati nelle aziende agricole che si trovano vicino ai corsi d'acqua affluenti al fiume Sele, oggetto di un piano specifico di interventi della Guardia di Finanza per analizzare le modalità di gestione dei reflui zootecnici. I militari della Compagnia di Eboli hanno scoperto che in diversi casi non esistevano sistemi di smaltimento, che era tutto abusivo: i liquami venivano convogliati verso i canali consortili con sistemi di canalizzazione, pozzetti e tubazioni interrate.

I titolari delle 8 aziende non in regola con le normative ambientali sono stati denunciati e le aree aziendali sono state sequestrate per una superficie di oltre 118mila metri quadrati. Qualche giorno fa era stata sequestrata una azienda a Serre (Salerno) di circa 32mila metri quadrati ed erano stati trovati al lavoro due extracomunitari in nero con permesso di soggiorno scaduto.

L'ultimo intervento riguarda un'azienda in località Campolongo, ad Eboli, in provincia di Salerno, a poche centinaia di metri dal mare. Lì, oltre alle irregolarità sullo smaltimento dei liquami, i finanzieri hanno accertato anche che gli animali dell'allevamento venivano maltrattati: hanno trovato vitelli privi di lettiere ed acqua, in alcuni casi ammassati in box così stretti da impedire qualsiasi movimento. L'intero complesso, di 20mila metri quadrati, è stato sequestrato e il titolare è stato denunciato per violazioni ambientali e per le condizioni in cui vivevano gli animali.

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