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Pesca illegale di datteri a Castellammare: denunciato un uomo di 55 anni

L’uomo è stato sorpreso dalla Guardia Costiera e denunciato. In quanto dannosa per l’habitat marino, la pesca di datteri è vietata.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Un blitz della Guardia Costiera a Castellammare di Stabia, nella provincia di Napoli, ha portato alla scoperta di un pescatore di datteri, pratica purtroppo diffusa nella città stabiese che è assolutamente vietata. In particolare, gli uomini della Guardia Costiera di Castellammare, guidati dal capitano di fregata Andrea Pellegrino, sotto il coordinamento della Direzione marittima di Napoli, in seguito ad attività di appostamento, hanno colto in flagrante un uomo di 55 anni – si tratta di un noto pregiudicato locale, già condannato in passato per fatti analoghi – mentre stava pescando illegalmente i datteri. L'uomo è stato denunciato alla competente Autorità Giudiziaria; sono in corso ulteriori indagini per verificare il coinvolgimento di eventuali mandati o acquirenti.

La pesca dei datteri di mare è severamente vietata in quanto profondamente lesiva dei fondali e dell'intero habitat. Per pescare il prezioso mollusco, infatti, è necessario rompere lo scoglio sul quale il dattero è attaccato, con inevitabili ripercussioni sull'ambiente marino. Ciononostante, nella zona di Castellammare di Stabia e, in senso più ampio, in Penisola Sorrentina, la pesca illegale dei datteri rimane una pratica abbastanza diffusa, dal momento che il mollusco è molto ricercato e redditizio per i pescatori di frodo.

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