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Giuseppe Matarazzo ucciso a Frasso Telesino

Pedofilo ucciso a Frasso Telesino, condannati all’ergastolo i due killer

Sono stati condannati all’ergastolo in primo grado Generoso Nasta e Giuseppe Massaro, ritenuti responsabili dell’omicidio di Giuseppe Matarazzo, il 45enne ucciso nel 2018 a Frasso Telesino (Benevento): l’uomo, che aveva scontato 9 anni per abusi su minorenni e aveva lasciato il carcere da un mese, era stato trucidato nei pressi della sua abitazione.
A cura di Nico Falco
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Si chiude con una condanna all'ergastolo il processo di primo grado per Giuseppe Massaro e Generoso Nasta, accusati di avere ucciso Giuseppe Matarazzo, trucidato a colpi di pistola la sera del 19 luglio 2018 a Frasso Telesino, in provincia di Benevento. L'uomo, che aveva scontato una condanna a 9 anni per abusi sessuali su due minorenni, aveva lasciato il carcere da circa un mese; i sicari lo fermarono con una scusa nei pressi della sua abitazione e gli spararono a bruciapelo.

La condanna è stata emessa dalla Corte di Assise di Benevento, la famiglia di Matarazzo è stata assistita dagli avvocati Antonio Leone e Tullio Tartaglia; il pm Francesco Sansobrino a febbraio aveva chiesto l'ergastolo per i due imputati. "La sentenza di oggi non avrebbe potuto ridare la vita a Giuseppe – commentano i due legali – ma la sensazione di aver contribuito a dargli giustizia ci ripaga di tanti sforzi, e dimostra l’integrità ed i valori della nostra Gente, magistralmente rappresentata della Corte d’Assise di Benevento, chiamata a dare un segnale inequivocabile: nel Sannio lo Stato c’è".

Le indagini che avevano portato all'arresto di Matarazzo erano cominciate nel 2008, quando una ragazza della zona si era suicidata. Gli investigatori avevano scoperto che la giovane e un'altra minorenne avevano avuto una relazione con l'uomo. Il 45enne si era sempre professato innocente e aveva chiesto la revisione del processo, affidandosi all'avvocato Leone.

Il 19 luglio 2018, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Basta e Massaro si erano avvicinati al pastore con la scusa di chiedergli una informazione e gli avevano sparato. Si sarebbe trattato di un omicidio su commissione, anche se né il movente né il mandante sono stati accertati: in una intercettazione del 28 dicembre 2018, giorno dell'arresto di Nasta, un suo amico e la compagna di quest'ultimo parlano di una somma di denaro che il 32enne avrebbe avuto.

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