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Covid 19

Ospedale del Mare, crisi senza fine: sospese le ferie estive per i medici, è fuga dalla struttura

La direzione sanitaria sospende le ferie ai medici di alcuni reparti perché non riesce a coprire i turni notturni al pronto soccorso. Ormai la carenza di personale sta generando una crisi infinita dell’ospedale che doveva essere il più avanzato del Sud Italia. Nuove dimissioni tra i medici, lascia il dirigente di chirurgia. Nel caos organizzativo adesso inizia la fuga dall’ospedale.
A cura di Antonio Musella
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Come più volte raccontato da Fanpage.it la crisi di personale dell'Ospedale del Mare di Napoli sta gettando le caos quello che dovrebbe essere il più moderno nosocomio del Sud Italia. Costato quasi 400 milioni di euro, presentato come fiore all'occhiello della sanità campana, anche durante la pandemia da Coronavirus, oggi vede una vera e propria fuga di medici non più disponibili a lavorare in un quadro di disagio organizzativo dovuto alla carenza cronica di medici e infermieri. L'ultimo atto che ha innescato l'ennesimo peggioramento del clima interno, è la decisione dell'Asl Napoli 1 di sospendere le ferie per i medici di alcuni reparti per poter garantire i servizi di pronto soccorso.

Non c'è personale in pronto soccorso: ferie sospese

Il provvedimento che porta la firma del direttore sanitario Giuseppe Vitiello è datato 29 luglio. La nota annuncia la carenza di personale per la copertura dei turni notturni di pronto soccorso dell'Ospedale del Mare per gran parte della prima metà del mese di agosto. In base a questa situazione, la direzione impone ai dirigenti dei reparti di Neurologia, Nefrologia e Endocrinologia di indicare proprio personale medico per coprire i turni di pronto soccorso. Il provvedimento prevede anche la sospensione delle ferie per il personale medico dei reparti indicati per il mese di agosto. Si tratta dell'ennesimo provvedimento d'emergenza nell'ospedale di Napoli est. Già alcune settimane fa era emerso il caso dell'utilizzo di medici specializzati in altri rami nei servizi di emergenza/urgenza, con il caso di un medico di oncologia costretto a svolgere i turni in pronto soccorso. Da qui la denuncia della CGIL che denunciava il provvedimento in violazione delle norme sul personale, una situazione che secondo il sindacato mette in discussione anche l'efficienza del servizio, visto l'utilizzo di medici con altre specializzazioni e competenze nei servizi di pronto soccorso. Con la sospensione delle ferie per i reparti di neurologia, nefrologia e endocrinologia appare chiaro che l'uso di personale medico specializzato in altri rami, nei servizi di pronto soccorso, sarà messa a regime come una consuetudine per i mesi estivi.

E' fuga dall'ospedale: i medici se ne vanno

Per misurare il termometro all'interno dell'ospedale del mare basta guardare alle dimissioni eccellenti che si sono susseguite negli ultimi mesi. Il primo campanello d'allarme fu quello della lettera firmata da decine di medici e indirizzata alla direttrice Maria Corvino e al direttore dell'Asl Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva, nell'ottobre scorso in piena pandemia da Covid, dove si denunciavano le carenze di organico e la scarsa organizzazione del pronto soccorso. Tra i primi firmatari della denuncia pubblica il primario della medicina d'urgenza Vittorio Helzel. Ad aprile di quest'anno a lasciare l'ospedale del mare con le dimissioni è stato il primario di rianimazione Pio Zanetti, che ha preferito dedicarsi all'attività nel settore privato. L'ultimo in ordine di tempo è stato il dirigente apicale del reparto di chirurgia Pietro Maida che ha rassegnato le dimissioni. Ormai possiamo parlare di fuga dall'ospedale che doveva essere il più all'avanguardia della Campania e del Mezzogiorno. Gli appelli dei sindacati al direttore generale dell'ASL Napoli 1 Verdoliva, non hanno sortito alcun effetto fino ad ora. L'impressione è che il disastro sia appena iniziato.

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