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Covid 19

Covid Napoli: Ospedale del Mare, il pronto soccorso è già allo stremo

Pazienti nei corridoi, assenza di dispositivi di sicurezza nel pronto soccorso, manca il pretriage, mancanza di medici e infermieri, il personale sanitario del pronto soccorso dell’Ospedale del Mare sul piede di guerra. L’accusa alla direzione: “Siete responsabili dei contagi, non avete fatto programmazione”. Nonostante le denunce dei sindacati nulla è cambiato e il personale medico sanitario è allo stremo.
A cura di Antonio Musella
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Aumentano velocemente i positivi alla Covid 19 in Campania e le strutture ospedaliere sono sempre più sotto stress. I posti di degenza ordinaria sono pochissimi in tutta la Regione e in particolar modo a Napoli, esauriti i posti di terapia subintensiva, disponibili solo i posti di terapia intensiva. Una pressione che sta mandando in tilt i pronto soccorso, vera prima linea nella lotta al virus, che accolgono i pazienti con sintomi sospetti da Covid così come tutti gli altri. Una durissima lettera è stata inviata dal personale medico sanitario del pronto soccorso dell'Ospedale del Mare, alla direttrice sanitaria dell'ospedale Mariella Corvino, in cui vengono elencate tutte le criticità. Nella missiva, affissa nel pronto soccorso dell'Ospedale di Napoli Est viene chiaramente scritto: "Riteniamo unico responsabile del contagio tra personale e utenti il datore di lavoro". La lettera è firmata dai lavoratori dei turni A,B,C,D,E, del Pronto Soccorso dell'Ospedale del Mare.

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E' lunghissimo l'elenco delle criticità denunciate dal personale medico sanitario a cominciare dalla mancanza del pretriage, necessario per individuare e separare i pazienti sospetti Covid, da quelli accertati e quelli negativi. Mancanza del personale, come già denunciato da Fanpage.it, con gli infermieri costretti a far funzionare sia l'ospedale che il Covid Center prefabbricato costruito nel parcheggio per il quale non è stato assunto nuovo personale. Ed ancora: assenza di dispositivi di protezione individuale al Pronto Soccorso; gestione dei positivi accertati per più giorni a causa della carenza di posti letto in Campania; mancanza di un'area dedicata alla sanificazione degli infermieri in area Covid dopo il turno; area sospetti Covid non idonea per assenza di pressione negativa. Ma la circostanza più grave è probabilmente quella riportata al centro del lungo elenco: utilizzo dei corridoi come area dei posti letto. In buona sostanza la carenza di posti letto sta portando all'utilizzo anche dei corridoi per fare spazio ai malati.  Ed ancora mancanza di medici perché impegnati su due reparti contemporaneamente, codici rossi occupati da pazienti positivi per più di due giorni. Una situazione davvero drammatica che sta portando all'esasperazione il personale, che denuncia come nulla sia cambiato anche dopo le segnalazioni avvenute da parte dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Fials. Con una lettera dello scorso 29 settembre i responsabili sindacali evidenziavano già questa drammatica situazione. Dopo 15 giorni nulla è cambiato se non l'aumento dei pazienti e quindi il peggioramento esponenziale dell'organizzazione ospedaliera. "Questa situazione è frutto di mancata programmazione" scrivono i dipendenti che individuano oltre alla Corvino, come responsabile anche il direttore dell'Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva.

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