video suggerito
video suggerito

Omicidio di Ciro Rapuano a Forcella, allo studio la dinamica delle coltellate inferte dalla moglie Lucia Salemme

Domani l’assassina, rea confessa, sosterrà l’interrogatorio davanti al gip; la donna, arrestata per omicidio volontario, ha raccontato di anni di violenze mai denunciate.
A cura di Nico Falco
39 CONDIVISIONI
Ciro Rapuano e la moglie, Lucia Salemme
Ciro Rapuano e la moglie, Lucia Salemme

Una quindicina di tagli alla base della schiena, altri colpi nella zona tra spalle e collo, ferite profonde anche ad un braccio e nella parte posteriore della coscia: le coltellate con cui è stato ucciso Ciro Rapuano, 58 anni, soltanto nella parte posteriore del corpo, sarebbero almeno una ventina. Per il numero esatto si dovrà aspettare l'autopsia, che servirà a stabilire la dinamica e per vagliare la versione della moglie, Lucia Salemme: la donna ha dichiarato di essere stata aggredita, ferita a un braccio, e di essersi difesa usando un secondo coltello che il marito teneva sotto il cuscino.

Proprio sulla dinamica si concentrano gli inquirenti, per capire se il litigio c'è stato e se è stato precedente all'omicidio; se, insomma, realmente la donna si sia difesa subito dopo essere stata ferita o se invece abbia accoltellato il marito quando già erano a letto, colpendolo alla schiena mentre dormiva.

Le coltellate alla schiena, indagini sulla dinamica

A chiamare le forze dell'ordine, intorno alle 2.30 di ieri, era stata la stessa Salemme, che aveva detto di essere stata accoltellata dal marito e di averlo colpito. Quando i poliziotti sono arrivati sul posto, in via Sant'Arcangelo a Baiano, rione Forcella, nel centro di Napoli, Rapuano era già morto. Disteso sul letto, supino. Impossibile contare il numero di coltellate: troppi i tagli e il sangue sui vestiti, sul corpo e le lenzuola. La figlia trentenne della coppia ha assistito all'omicidio: avrebbe sentito i rumori provenienti dalla stanza dei genitori e, una volta nella stanza, avrebbe visto la madre che accoltellava il padre ripetutamente.

Quello che sarebbe successo prima lo ha raccontato la 58enne: una aggressione da parte del marito durante un litigio, a suo dire non la prima, la reazione col coltello nascosto sotto il cuscino di lui. Anche la donna era ferita: un profondo taglio su un braccio che è stato medicato con trenta punti di sutura.

Il racconto della moglie: "Anni di violenze"

La donna è stata interrogata dalla Squadra Mobile e da un magistrato del pool fasce deboli, poi è scattato l'arresto: è stata portata nel carcere di Secondigliano con l'accusa di omicidio volontario. Il provvedimento sarebbe scattato per una "non linearità" del racconto della Salemme. Domani, 6 settembre, la donna comparirà davanti al gip per l'interrogatorio di convalida, assistita dall'avvocato Riccardo Pinto; per il momento resta in carcere, sorvegliata per il timore che possa commettere atti di autolesionismo.

Lucia Salemme, parlando coi poliziotti, ha poi detto di una lunga storia di maltrattamenti, che però non sono mai stati denunciati e nemmeno ci sono stati interventi per litigi in quell'abitazione di Forcella. Contrariamente all'immagine che si percepiva all'esterno, e anche sui social, dove Rapuano pubblicava frequentemente scene di vita di quotidiana che apparivano affettuose e serene, la loro vita di coppia sarebbe stata caratterizzata da frequenti e violenti litigi.

39 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views