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Nuovo Lungomare di Napoli pedonale, “serve il parere dell’Unesco”: dossier di Leu

Sul progetto di pedonalizzazione permanente del Lungomare di Napoli la parlamentare di Leu Rina De Lorenzo annuncia che si rivolgerà all’Unesco: “Il centro storico di Napoli e il lungomare sono tutelati dall’Unesco, si pronunci su questo progetto che stravolge l’identità del Lungomare”. Interrogazione anche al ministro della Cultura.
A cura di Pierluigi Frattasi
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“Sulla riqualificazione del Lungomare di Napoli rivolgerò un appello all'UNESCO e depositerò una nuova interrogazione parlamentare, alla quale mi auguro il ministero competente risponda in maniera esaustiva e definitiva sull’opera di restyling che rischia di alterare l’identità storica, paesaggistica, architettonica e stilistica di uno dei posti più simbolici di Napoli”. Lo annuncia la parlamentare di Leu, Rina De Lorenzo, che chiede chiarezza sul progetto di pedonalizzazione permanente di via Partenope presentato dall’amministrazione comunale de Magistris.

"Salviamo il Lungomare"

“Bisogna evitare – scrive De Lorenzo – che una delle zone più suggestive e caratteristiche di Napoli venga violata. Già diversi mesi fa, presentai un’interrogazione sulla riqualificazione del ciclo-pedonale del Lungomare. La risposta del Ministero della cultura– prosegue De Lorenzo – fu un elenco di leggi utili a giustificare il parere favorevole fornito dalla Soprintendenza alla decisione dell’amministrazione comunale di pedonalizzare la strada e via Caracciolo per creare una ‘promenade’. Nei fatti nel progetto di Albino e Bruno la promenade esisteva già nel marciapiedi largo 8 metri e mezzo e lungo un 1.200 metri lungo la Villa comunale, un marciapiede alberato e con panchine”.

"Le questioni aperte sono molte: sul Lungomare c’è un “vincolo monumentale” tant’è che fu necessario ottenere il parere favorevole della Soprintendenza per realizzare i due “baffi” alla scogliera della Rotonda Diaz. Tale autorizzazione venne rilasciata a condizione che venissero rimossi alla fine delle regate veliche della Vuitton Cup del 2012. Perché né la Soprintendenza né il ministero operano per farli rimuovere? Come mai il Comune, consapevole del fatto che il lungomare, patrimonio dell' Unesco, per la variazione d’uso – da strada carrabile a strada pedonale – non ha richiesto il parere della Direzione Generale Unesco di Parigi e della Commissione Nazionale per l’ Unesco di Roma?".

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"Come mai – conclude De Lorenzo – non si è rispettata la Convenzione di Aarhus che prevede la partecipazione del pubblico ai processi decisionali in materia ambientale. Perché si insiste sulla pedonalizzazione di via Caracciolo e via Partenope, uniche vie di fuga tra due aree ad alto rischio sismico, e non si pensa a pedonalizzare via Anton Dohrn? È a questi interrogativi che mi aspetto qualcuno risponda. A distanza di anni mi ritrovo a rilanciare l’appello degli intellettuali, inviata all’Unesco qualche anno fa (ancora se ne attende risposta)  – ricorda De Lorenzo – che sottolineavano come << l’intervento di restyling del solo tratto di via Partenope modificherebbe solo una parte dell’intero asse interrompendo l'unità, e unicità, del monumento, così come concepito>>. Dalle ultime notizie, pare che a qualcuno sia balenata in testa l’idea di utilizzare pietre dell’Etna e della Puglia per la pavimentazione. Mi sarà consentito pensare che sarebbe l’ennesimo paradosso considerata la possibilità di riutilizzare la nostra pietra, quella lavica del Vesuvio”.

Il Comune: “Il progetto rispetta l’identità del Lungomare”

Negli scorsi giorni, il Vice sindaco Carmine Piscopo, assesssore all’urbanistica rispondendo alle dichiarazioni della consigliera regionale Maria Muscarà del M5S, ha chiarito che "il finanziamento che consentirà di realizzare i lavori di riqualificazione del Lungomare di Napoli è inserito nella più ampia programmazione dei Fondi POC – Programma Operativo Complementare. Questo tipo di misura prevede la possibilità di finanziare operazioni coerenti e/o complementari all'impianto strategico del PON Metro. Si tratta di un finanziamento, dunque, mirato, ottenuto grazie all'intenso lavoro condotto, che nulla toglie alla programmazione degli importanti interventi stradali che riguardano l'intera rete cittadina".

"Va ribadito che il progetto del lungomare è stato scelto per affiancare e rafforzare gli altri interventi previsti nell'ambito del finanziamento PON Metro e che circa il rispetto dell'identità del lungomare, va sottolineata con forza la grande attenzione posta dai progettisti e dall'amministrazione nel recupero dei caratteri identitari del lungomare, frutto di un lavoro congiunto svolto con le Soprintendenze regionale e cittadina. L’intervento, come è noto, ha come obiettivo il miglioramento della vivibilità e della percorribilità ciclo-pedonale del tratto di lungomare napoletano compreso tra piazza Vittoria ed i giardini di Molosiglio, inserendosi così in un panorama più vasto di interventi in corso e di prossima realizzazione per la promozione della mobilità sostenibile”.

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