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Covid 19

Nuovo Dpcm, le richieste di De Luca: chiusure di piazze e lungomare e congedi parentali

Nel corso della Conferenza Stato-Regioni di oggi, prima del nuovo Dpcm, il presidente della Regione Vincenzo De Luca, nell’esporre il quadro attuale della situazione sanitaria, ha avanzato una serie di richieste al Governo Conte. Dai congedi parentali fino a nuovi provvedimenti anti-assembramento. E maggiori controlli di forze dell’ordine ed Esercito.
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Nel corso della Conferenza Stato-Regioni di oggi, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nell'esporre il quadro attuale della situazione sanitaria, ha avanzato ufficialmente sei richieste richieste al Governo prima del varo del nuovo Dpcm. Si parte dai congedi parentali che evidentemente devono compensare una serie problemi per i genitori-lavoratori visto che le scuole sono chiuse, alle partite Iva, duramente colpite di nuovi e a nuove norme anti-assembramento. Poi c'è anche la richiesta di nuove norme anti-assembramento, più stringenti rispetto a quelle in essere, in particolare per frenare la folla nelle piazze e sui lungomare. La Campania non rientrerebbe fra le regioni con lo scenario severo in termini di contagi Covid rispetto ad altre come la Lombardia.

In Campania, a Napoli soprattutto, nei giorni scorsi – complice anche le miti temperature e il bel tempo – molta gente si è riversata lungo le strade durante il fine settimana: impossibile garantire il distanziamento. De Luca ha chiesto anche un piano straordinario di controllo da parte delle forze dell'ordine.

Ecco le proposte della Campania al governo Conte

  1.  Con uno specifico emendamento acquisito dalla Conferenza, è stata chiesta l'estensione dei congedi parentali, con modifica che porti al cento per cento dello stipendio, a vantaggio dei genitori con figli di età compresa tra zero e 16 anni.
  2.  Nel caso di lavoratori autonomi, è stata chiesta la concessione di un corrispettivo bonus famiglia.
  3. Al Governo è stata chiesta l'adozione di misure di prevenzione e contenimento del contagio che siano semplici e di carattere nazionale, tendenti all'obiettivo – cosa più utile e necessaria – di frenare la mobilità e gli assembramenti, cosa che continua a verificarsi nelle città, nelle piazze e sui lungomare. Si tratta di una tendenza assolutamente incompatibile con il contrasto all'espansione del contagio.
  4. Occorre un piano straordinario di controllo da parte delle forze dell'ordine per il rispetto delle ordinanze, che rischiano di diventare perfettamente inutili senza tale piano.
  5. Assoluta contemporaneità delle misure del Governo di contenimento dell'epidemia, con quelle previste e annunciate a sostegno alle categorie colpite già dalla crisi, che subiranno ulteriori ricadute sul piano economico.
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