Dopo le denunce nuove regole sulle tessere elettorali per le Regionali in Campania: c’è la circolare del prefetto

Stop al cumulo di deleghe per ritirare le tessere elettorali per votare alle elezioni regionali in Campania del 23 e 24 novembre. Ma si potranno delegare anche i "familiari non conviventi", e non solo quelli conviventi, per venire incontro alle persone sole. Lo chiarisce il Prefetto di Napoli, Michele Di Bari, nella circolare del 20 novembre, che chiude così la questione esplosa negli scorsi giorni. A Napoli, infatti, è scoppiato il caos sui rinnovi per chi ha smarrito la tessera o ha terminato gli spazi per i timbri, dopo una circolare dell'ufficio anagrafe del Comune del 3 novembre. Nel documento, infatti, veniva precisato che si può delegare al ritiro "solo un familiare convivente". Ne sono scaturite molte proteste e anche denunce ai carabinieri da parte di persone anziane che vivono sole e hanno difficoltà a spostarsi, che si sono viste negare la delega.
Una stretta interpretativa arrivata all'inizio di questo mese, a ridosso delle regionali, che è nata però per contrastare un fenomeno che in passato a Napoli – ma anche in altre città della provincia – si è verificato, ossia il cumulo di deleghe, talvolta non fatto da parte di parenti, ma di estranei, spesso politici. "Non è in alcun modo ammessa la possibilità di rilasciare tessere elettorali previa presentazione di deleghe cumulative", scriveva il Municipio nella circolare del 3 novembre.
La scelta del Comune, insomma, sarebbe andata nella direzione di contrastare un fenomeno che potrebbe prestarsi a pratiche clientelari. Ma è chiaro che nelle maglie, possono capitarci anche i casi di chi ha veramente bisogno di delegare qualcuno, come persone anziane con problemi di salute che sono sole al mondo, per esempio. Da qui, le proteste e le denunce anche alle forze dell'ordine, arrivate nei giorni scorsi, come documentato da Fanpage.it. Dopo l'intervento del Prefetto è stata ammessa la possibilità di ampliare la facoltà di delega anche ai familiari non conviventi. Il Comune, successivamente, è intervenuto precisando che potevano essere delegati anche i familiari non conviventi, in casi particolari, dopo attenta valutazione.
"Sono molto soddisfatto – commenta Enrico Platone, consigliere della II Municipalità che aveva sollevato il caso per una anziana sola che si vedeva negare un diritto – che il Comune abbia allargato la platea degli eventuali delegati al ritiro delle tessere elettorali. La soddisfazione non nasce per stima personale ma per aver dato un minimo di giustizia alle persone fragili del nostro Comune. Questo è da sempre lo spirito che mi accompagna nell’espletamento del mio mandato di consigliere di PER. Questo fatto dimostra ancora una volta quanto sia importante la presenza dei consiglieri municipali, sentinelle del territorio che portano i dolori della società sui tavoli istituzionali".
Cosa ha scritto il Prefetto sulle tessere elettorali
Ma cosa ha scritto la Prefettura? La nota è stata pubblicata ieri, giovedì 20 novembre. “Il Comune di Napoli – si legge – con circolare del 3 novembre 2025 in relazione all’argomento in oggetto ha esposto l’orientamento secondo cui, in caso di smarrimento, le tessere elettorali possono essere rilasciate, previa apposita delega firmata dall’interessato, ad un familiare convivente e, come chiarito con successiva nota, ad un familiare non convivente, precisando, altresì, che non è in alcun modo ammessa la possibilità di rilasciare tessere elettorali previa presentazione di deleghe cumulative. In proposito, lo stesso Ente ha richiamato, quale fondamento giuridico del citato orientamento, l’art.3 del decreto del Presidente della Repubblica n. 299/2000 che prevede che “la consegna della tessera elettorale sia eseguita in plico chiuso, a cura del comune d’iscrizione elettorale, all’indirizzo del titolare, ed è constatata mediante ricevuta firmata dall’intestatario o da persona con lui convivente. Qualora l’intestatario non possa o non voglia rilasciare ricevuta, l’addetto alla consegna la sostituisce con la propria dichiarazione”.
Il Ministero dell'Interno ha espresso un parere
Successivamente, il Comune ha chiesto l'intervento della Prefettura per chiarire se fosse ammissibile "l'orientamento del Comune e quale fosse il presupposto normativo". "Al riguardo, in considerazione dell’avvicendarsi delle prossime elezioni regionali e della necessità di garantire l’integrità del voto – scrive la Prefettura – questa Prefettura lo scorso 18 novembre ha richiesto un parere alla Direzione Centrale per i Servizi Elettorali del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno. Il Ministero, con riferimento alla questione rappresentata, ha manifestato che non si ravvisano motivi ostativi alla condivisione dell’orientamento espresso dal Comune di Napoli con la circolare sopra richiamata, che amplia la sfera dei soggetti che possano essere delegati al ritiro della tessera elettorale ai familiari non conviventi e raccomandando di limitare le deleghe cumulative anche per soggetti appartenenti al nucleo familiare del delegante".
Cosa deve fare chi vive da solo e non ha parenti
In aggiunta, il Comune di Napoli, in data odierna, ha rappresentato che, qualora il richiedente il duplicato della tessera elettorale nel proprio stato di famiglia non abbia alcun familiare convivente o altro familiare, la consegna della tessera elettorale, previa richiesta, potrà essere effettuata presso il proprio domicilio.” Ad ulteriore precisazione, è di tutta evidenza, per quanto innanzi riportato, che nell’inciso contenuto nell’ultimo capoverso “qualora il richiedente il duplicato della tessera elettorale nel proprio stato di famiglia non abbia alcun familiare convivente o altro familiare”, l’"altro familiare" è da intendersi non convivente.