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“Nonno 80enne drogato col caffè e derubato sulla spiaggia del lido Mappatella a Napoli”

La denuncia del consigliere Borrelli: “Il nipote ha raccontato come il nonno sia stato drogato e derubato di 4 anelli d’oro”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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Un nonno 80enne sarebbe stato drogato con il caffè sulla spiaggia del Lido Mappatella, alla Rotonda Diaz di Napoli, e derubato dei suoi anelli d'oro. A raccontare l'episodio è il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli (Europa Verde), che ha raccolto la denuncia del nipote della presunta vittima. Il vecchietto sarebbe poi stato colto da malore e ricoverato in ospedale. “Bisogna trovare subito il ladro – spiega Borrelli – Delinquono anche davanti a testimoni perché c‘è un‘impunità troppo diffusa”. Sulla vicenda, ha confermato Borrelli a Fanpage.it, sarebbe stata sporta denuncia alle forze dell'ordine.

Il racconto del nipote dell'80enne

“Sul lungomare all’altezza di via Caracciolo – questo il racconto fatto dal nipote dell'80enne al consigliere Borrelli – mentre mio nonno, che ha quasi 80 anni, era in spiaggia a farsi un bagno e a passare un po’ di tempo in tranquillità, un uomo sui 50 anni gli è andato vicino tentando di fare amicizia portandogli un caffè che però era corretto con una sostanza. Mio nonno ha così perso i sensi quell’uomo ne ha approfittato per sfilargli i 4 anelli d’oro che portava. Le foto sono state scattate da un passante che immortalava il panorama e ha denunciato alla polizia quello che ha visto”.

Borrelli: "Trovare subito il responsabile"

“Chiediamo alle forze dell’ordine di rintracciare al più presto quell’individuo che per rubare dell’oro rischia di ammazzare o comunque di causare un malore alle sue vittime. Abbiamo saputo dai familiari dell’uomo drogato e derubato che ora è ricoverato al Cardarelli. Gli auguriamo di rimettersi molto presto. “- commenta Borrelli assieme al conduttore radiofonico de la Radiazza Gianni Simioli – “Ormai si ruba e si delinque ad ogni ora del giorno anche davanti a testimoni, questa la dice lunga sulla nostra situazione giudiziaria. Troppi crimini restano impuniti. È tempo di cambiare registro”.

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