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“Non abbiamo insulina”, i carabinieri vanno a comprarla e salvano la vita di un 25enne

Colpito da una grave crisi insulinica provocata dal diabete. La guardia medica non ha farmaci, i carabinieri vanno in un’altra città a comprarli, salvandolo.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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Un giovane di 25 anni, svenuto a causa di una grave crisi insulinica causata dal diabete di cui soffre, è stato salvato dai carabinieri che sono andati a comprare il farmaco d'urgenza nella città più vicina.

Una tragedia evitata, dunque, visto che il giovane aveva già perso i sensi mentre si trovava nell'ambulatorio della guardia medica in cerca di aiuto. Salvavita si è dimostrato l'intervento dei militari dell'Arma di Acerno, comune del Salernitano, sui monti Picentini, che dunque hanno evitato peggiori conseguenze correndo fino a Montella, nella provincia di Avellino, distante circa 17 chilometri (mezz'ora di viaggio in una situazione normale e non d'urgenza) per comprare il farmaco necessario a salvargli la vita.

Il 25enne in crisi insulinica ad Acerno

Tutto è accaduto  nel pomeriggio di ieri martedì 1° novembre. Qui, un 25enne del posto che soffre di diabete, è andato in grave crisi insulinica, e si è presentato alla guardia medica chiedendo aiuto. Ma mentre i sanitari scoprivano di non avere i farmaci necessari a curare il ragazzo, quest'ultimo è peggiorato davanti ai loro occhi ed ha perso i sensi a causa del peggioramento delle sue condizioni.

I militari dell'Arma a quel punto sono corsi immediatamente nel comune più vicino: quello di Montella, in provincia di Avellino ma distante soltanto 16 chilometri da Acerno. Qui, i carabinieri sono andati in farmacia a comprare i medicinali necessari, riportandoli così in città e permettendo ai medici di salvare la vita del 25enne che, dopo lo spavento iniziale, si è lentamente ripreso e non ha riportato gravi conseguenze per l'accaduto.

L'avvocato del ragazzo: "Ci adopereremo per accertare le responsabilità"

La storia avrà un risvolto legale: l'avvocato del 25enne protagonista della vicenda alla Guardia medica di Acerno chiarisce quanto accaduto e quanto testimoniato in caserma:

Il sanitario di turno presso la guardia medica di Acerno, non si è assolutamente attivato per chiamare i militari. I carabinieri della stazione di Acerno sono stati allertati dalla compagna del giovane che li ha pregati di recuperare il farmaco salva-vita il prima possibile, stante l’inerzia del medico presente in loco.

I primi soccorsi al ragazzo, oramai privo di sensi, sono stati prestati da  una giovane laureanda in Medicina, nonché, soccorritrice volontaria, sua amica, che ha scongiurato il peggio.

Si precisa che per lo spiacevole episodio occorso nel tardo pomeriggio di ieri,  si sta procedendo ad accertare tutte le responsabilità in capo alle persone coinvolte nei fatti, in quanto si sono rifiutate di prestare la propria opera professionale al venticinquenne.

La famiglia del giovane coglie l’occasione per ringraziare i carabinieri della Stazione di Acerno, che hanno rischiato la propria vita per salvare quella di un coetaneo, nonché, il Comandante che ha provveduto nell’immediato a sentire il giovane ed alcuni  familiari ivi presenti.

(articolo aggiornato 3 novembre ore 9.55)

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